Il magnate egiziano Naguib Sawiris ha confermato il suo interesse per Telecom a condizione di non vendere Tim Brasil e ha rilanciato sull’aumento di capitale, di «3 o 4 miliardi di euro per ridurre i suoi debiti e per eventuali investimenti». Quella di ieri è stata una giornata caldissima per Telecom. In mattinata l’azienda telefonica è stata citata dal presidente del Consiglio Enrico Letta che ha affrontato l’atavico tema dello scorporo della rete, definita come «un’extrema ratio» qualora gli obiettivi sulla banda larga per il 2020 «non saranno raggiunti». A stretto giro è arrivata la risposta di Marco Patuano, amministratore delegato di Telecom, che ha inteso l’«extrema ratio» di Letta come «un modo molto efficace per enfatizzare l’assoluta strategicità del tema e della necessità di chiudere il gap digitale con gli altri Paesi europei». «Le ipotesi di scorporo ex lege della rete – ha aggiunto Patuano – mi sembrano difficilmente conciliabili con il quadro normativo, tanto europeo quanto nazionale, in un settore completamente liberalizzato, ormai dal 1998, e caratterizzato da una crescente concorrenzialità». Scambi che hanno fatto crescere le azioni Telecom dell’1,46% a quota 0,8320 euro. Un rapporto Goldman Sachs le ha inserite nella lista delle azioni da comprare con un obiettivo di prezzo a 1,05 euro.