Quante altre di noi dovranno perdere il sorriso e la vita? Cosa stiamo aspettando ancora? Chi colpisce una donna, colpisce tutte noi! Facciamoci sentire, muoviamoci all’unisono contro questo genocidio che colpisce le donne!

Il contrasto e la prevenzione della violenza di genere deve essere una priorità. Per Sara e per tutte le donne, perché la violenza tocca tutte noi direttamente, non dobbiamo pensare che sia qualcosa di lontano dalle nostre esistenze.

La violenza non è un fatto privato, dobbiamo lottare contro l’indifferenza e la normalizzazione della violenza. La violenza ha varie forme, stiamo unite, con e fra le donne, lavoriamo insieme per riconoscere la violenza e per uscirne prima che si giunga a questo punto senza ritorno. La vita non può essere strappata via, perché questi individui si sentono padroni delle vite delle donne, come se fossero oggetti di loro proprietà, da controllare e da annientare nel caso non si comportino come desiderato.

Questa è violenza machista, patriarcale, con radici culturali molto profonde che dobbiamo sradicare. Se non si comprende questo dato, non si riuscirà mai ad intervenire adeguatamente. Non si deve rimandare, non siamo più disposte ad aspettare. La vita delle donne è una priorità urgente! Le donne non devono essere lasciate sole.

L’appuntamento per il flash mob è giovedì 2 giugno a Roma alle 10 in Via della Magliana 1125, altezza parcheggio del ristorante «La Tedesca» dove Sara è stata uccisa.

Portate un fiore, una parola, una scarpa da ballerina, per lei che amava la danza.