È un esperimento ardito – e riuscito – di metaserie. Ovvero una sit com che fa il verso alle serie crime con protagonisti avvocati di grido, sempre abbronzarti e palestrati. È The Grinder, 22 episodi che Fox manda in onda da domani alle 21. La «star» è Rob Lowe, un volto che dice poco ai giovanissimi ma che per chi è stato teenager negli ’80 è un icona o giù di lì. Perché il cinquantaduenne attore nato in Virginia è stato baciato dal successo come badboys per Coppola (era Sodapop nei Ragazzi della 56esima strada), e poi sempre in ruoli di ragazzaccio in St.Elmo’s Fire e in A proposito la notte scorsa.

Poi nel 1988 lo scandalo del cosiddetto sex tape – un video dove era in compagnia di due donne, una minorenne – gli ha stroncato la carriera su grande schermo.

A rilanciarlo la tv, prima in West Wig, poi in Brothers and Sisters e infine The Grinder, dove è Dean, star tv di un crime story che ha appena chiuso i battenti, e nella quale interpreta il ruolo di un avvocato – per l’appunto – Mitch Grinder. Molto preso dal ruolo di principe del foro, Dean si convince a lasciare Los Angeles e tornare nella sua città dell’Idaho per intraprendere proprio l’avvocatura. Non a caso, perché la sua famiglia ha uno studio legale da generazioni, ora gestito dal padre (William Devane) e dal fratello Stewart (Fred Savage).

Ed è proprio sullo «scontro» fra fratelli nel privato e sui banchi del tribunale, che i creatori della serie Andrew Mogel e Jarrad Paul giocano per catturare l’attenzione dei telespetattori. Perché Stewart è un vero avvocato, mentre Dean continua a interpretare il suo personaggio anche davanti ai giudici, proprio come se fosse sul set. Invece il timido e impacciato Stewart, che l’avvocato lo fa per davvero, si appunta le arringhe sui post-it per non dimenticarle.

È quindi scontro tra il pragmatico Stewart e Dean, tutto preso nelle sue dinamiche hollywoodiane, come l’incapacità di misurare l’affetto e di «consigliare» se non sulla base di vecchie sceneggiature dello show. A sorpresa la sit-com – candidata agli Emmy e con buoni ascolti, è stata cancellata e non avrà una seconda stagione. Bizzarrie di produzione o – alcuni suppongono – dell’incostanza di Rob.