«Per adesso tutto procede bene, ma abbiamo paura di un peggioramento delle condizioni meteorologiche. Abbiamo un disperato bisogno di sapere dove possiamo dirigerci e sbarcare i migranti che abbiamo a bordo». Philip Hann è il capomissione della Sea Watch 3, la nave che da sabato scorso, dopo aver tratto in salvo 32 migranti, si trova tra Malta e l’Italia in attesa di conoscere la destinazione verso la quale dirigere. Senza però ricevere finora nessuna risposta.

Hann come giudica il comportamento dell’Unione europa e dell’Italia?
Sono abbastanza arrabbiato con l’Unione europea e gli stati membri perché non stanno cercando davvero una soluzione per le persone che scappano dalla Libia e che rischiano di morire in mare. L’Italia ha fatto un grande lavoro in passato, salvando tantissime vite, ma ora il vostro governo sta violando i diritti umani.

La vostra ong sta polemizzando pesantemente con la Germania, perché?
La Germania è grande e abbastanza ricca e dovrebbe prendere lo stesso numero di persone che Italia, Spagna e Grecia hanno preso in passato, smettendo così di nascondersi dietro Dublino. La stessa cosa dovrebbero fare gli altri Stati, andando in questo modo verso una soluzione europea del fenomeno migratorio.

Oggi (ieri, ndr) avete ricevuto una richiesta di soccorso per un gommone al largo delle coste libiche.
Mrcc Roma, la sala operativa della Guardia costiera che coordina i soccorsi in mare, ha inviato un messaggio che invitava tutte le navi che transitavano nell’area est della cosiddetta zona Sar (Search and Rescue, ricerca e salvataggio, ndr) libica a controllare accuratamente la presenza di un gommone in difficoltà con 72 persone. Il gommone sarebbe partito dalle spiagge di Al Khums. Non ci è però stata data nessuna posizione precisa. Sea-Watch 3 ha immediatamente cambiato rotta dirigendosi verso l’area Sar ma fino ad ora (ieri sera, ndr) del gommone non c’è traccia.

Com’è la situazione sulla nave in questo momento?
Abbiamo 32 persone a bordo e il mio equipaggio, composto da 20 volontari, si sta prendendo cura degli ospiti. Non sarà però facile restare ancora a lungo in questa situazione, anche perché se non si arriva a una soluzione le scorte di acqua e viveri termineranno molto velocemente molto velocemente. Ripeto: abbiamo disperatamente bisogno di un porto sicuro.