Corrado Clini, l’ex ministro dell’Ambiente del governo Monti, è indagato a Roma insieme alla moglie Martina Hauser e altre 4-5 persone per associazione a delinquere finalizzata alla corruzione con l’aggravante della transnazionalità. L’inchiesta verte su presunte provviste realizzate tramite progetti per centinaia di milioni realizzati in Cina e Montenegro. Il risvolto romano dell’inchiesta avviata dalla Procura di Ferrara sull’ex ministro finito agli arresti domiciliari, si riferisce ai finanziamenti che il dicastero dell’Ambiente ha concesso per progetti in Cina e in Montenegro pari a, rispettivamente, 200 milioni e 14 milioni di euro approvati nell’arco di più di un decennio. Si tratta di progetti diriqualificazione ambientale di alcune aree. Il sospetto degli inquirenti è che dietro a questi finanziamenti ottenuti da imprese italiane ci sia stato un giro di mazzette. La guardia di finanza ha perquisito e ha acquisito documenti negli uffici e nell’abitazione dell’ex ministro.