ExtraTerrestre

Per cause ancora da accertare

Per cause ancora da accertare

Ciclostile Qualche giorno fa sono tornato a salire sui monticelli intorno a Roma, nelle prime ore del mattino si saliva una bellezza, soprattutto nei tratti con le ombre lunghe del mattino. […]

Pubblicato 22 giorni faEdizione del 5 settembre 2024

Qualche giorno fa sono tornato a salire sui monticelli intorno a Roma, nelle prime ore del mattino si saliva una bellezza, soprattutto nei tratti con le ombre lunghe del mattino. Dopo una passeggiata ai Pratoni del Vivaro, una microSvizzera a due passi dalla capitale, mi sono lanciato in discesa direzione casa e ho raggiunto cause ancora da accertare*, in un misto tra curve strette e larghe tipiche degli ambienti collinari. Un po’ mi ricordava quando ancora sciavo prima di rendermi conto della completa inutilità della discesa sulle piste di neve. Attività tuttavia divertente anche se autoreferenziale e pure dispendiosa, oltre che dannosa per la montagna. Ma anche lì si ha l’opportunità di raggiungere cause ancora da accertare*, qualcosa che capisco benissimo che attragga la specie di scimmia giocosa senza peli cui apparteniamo. In qualche maniera pensare allo sci di montagna mi ha riportato alla mente lo sci nautico, altra attività da cui rifuggo proprio per la contemporanea presenza di motore e rumore stando attaccato a una cima solo per scivolare sull’acqua sempre con lo stesso intento: godere di cause ancora da accertare*.

Pensiero su pensiero, dosando le cause ancora da accertare* per non andarmi a spiaccicare su qualche solido verticale o orizzontale, facevo il confronto con i miei anni di motociclista dal polso sciolto e una certa propensione all’inclinazione estrema al limite dell’aderenza, sempre per gusto delle cause ancora da accertare*: «Meno male che adesso sono in bici, mi diverto di più e in discesa raggiungo cause ancora da accertare gustose», quanto basta in relazione al mezzo. Tutti siamo attratti dalle cause ancora da accertare*, non c’è niente da fare, è una specie di condanna dovuta forse all’antica fatica degli spostamenti fatti per dovere e non per il piacere di guardare il mondo: l’unico modo per alleviare la sofferenza degli spostamenti era sia addossare il grosso del lavoro a qualcun altro (animali da soma o da tiro) sia aumentare l’andatura e raggiungere cause ancora da accertare che abbreviassero i tempi e dunque la pena.

*«Per cause ancora da accertare» è la locuzione standard, precotta, quasi automatica, ripetuta a pappagallo da ogni testata giornalistica per evitare di citare l’ovvio in caso di scontri stradali mortali: se una macchina piena di ragazzi poi estratti morti dalle lamiere viene ritrovata variamente accartocciata su una qualsiasi strada anche un’ameba avrebbe chiaro che la causa è stata la velocità, spesso smodata e comunque non congrua. Ma non sia mai, le cause sono ancora da accertare. Anche nell’ultimo doloroso caso, quello della Smart cappottata con dentro 4 persone e in cui è morta una bambina di 8 anni per il disgraziato guidatore, le cause sono ancora da accertare; però si è largamente capito che il guidatore era senza patente, appena uscito dai domiciliari e tutto il resto: tanto per ammiccare, «lui non è come noi, è un criminale». Si chiama rimozione, e lo stanno facendo benissimo.

I consigli di mema

Gli articoli dall'Archivio per approfondire questo argomento