«Il cammino della Corea del Nord verso la possibilità di minacciare gli Stati Uniti con un attacco nucleare deve essere fermato»: così ha dichiarato da Londra il segretario alla Difesa Jim Mattis, durante la sua prima visita in Gran Bretagna come capo del Pentagono.

Durante la conferenza stampa congiunta con l’omologo britannico, Michael Fallon, a Mattis è stato ricordato da un giornalista che, quando era il comandante delle forze Usa in Medio Oriente, considerava l’Iran come la più grande minaccia.

Alla domanda su come sarebbe ora, da segretario della Difesa, trattare con l’Iran, Mattis ha risposto definendo Teheran un problema, ma ha poi condannato la Corea del Nord che ha descritto come la minaccia più immediata.

Le esternazioni di Mattis arrivano lo stesso giorno in cui, per la prima volta dalle elezioni, Hillary Clinton, durante un discorso al Georgetown Institute for Women, Peace and Security di Washington, ha parlato dell’amministrazione Trump, attaccandola anche se non brutalmente.

Un elemento che Clinton ha rimproverato a Trump sono i tagli alla diplomazia come mezzo principale per la risoluzione dei conflitti.