C’è attesa per l’incontro di oggi tra governo e sindacati  per il futuro di pensionandi e pensionati. Si discuterà ad ampio raggio, ma sapendo che alcune decisioni – visti i costi – dovranno comunque essere rimandate alla legge di Bilancio.

Ci sono varie ipotesi che il governo starebbe studiando: dal riconoscimento di un bonus di contributi finanziato dallo Stato per fare uscire prima i lavoratori «precoci» alla quattordicesima estesa dall’attuale platea (fino a 750 euro al mese) a una più vasta (fino a 1250). In alternativa si pensa  ad ampliare la «no tax area».

Ci sono poi da reperire risorse per la Ape (l’anticipo a 62 anni, ma ponendo parte del costo su un «mutuo» bancario) e per gli usuranti.

Secondo la Uil servono 2,5 miliardi di euro, per Cesare Damiano 2 miliardi, ma il governo non sarebbe disposto ad andare oltre 1,5.

Ieri è partito l’iter del ddl per l’ottava salvaguardia esodati (fino a 32 mila persone).