Se in Francia siamo arrivati al terzo sciopero contro una riforma abbozzata che prevede l’innalzamento dell’età pensionabile da 62 a 64 anni con il mantenimento del sistema retributivo, in Italia la riforma Fornero (sistema contributivo ed età pensionabile a 67 anni in futuro costante aumento) continua a essere la più draconiana in Europa.

Se Salvini ha annunciato più volte di averla «cancellata», il governo Meloni ha promesso di rivederla. La ministra del Lavoro Marina Calderone oggi doveva tenere il primo tavolo con i sindacati con all’ordine del giorno il tema «dei giovani e delle donne». A meno di 24 ore, è arrivato l’annuncio dello slittamento a lunedì per imprecisati «impegni istituzionali sopraggiunti» ma «riservati».

Plausibilmente Calderone e il governo Meloni non sanno cosa raccontare ai sindacati – da giorni si attende un documento che fissi gli obiettivi delle modifiche alla Fornero senza che nessuno lo abbia visto – e sono impauriti dal sit-in organizzato dai comitato per Opzione donna (la legge di Bilancio ha quasi interamente chiuso i paletti per utilizzarla quest’anno) alla vigilia delle Regionali nel Lazio e in Lombardia.