Vinicio Peluffo, segretario del Pd della Lombardia, sin da quando di primo mattino le agenzie battono la notizia del «delitto istituzionale» di Voghera lancia parole di fuoco contro l’assessore leghista che va in giro armato per la città. Lo raggiungiamo nel pomeriggio mentre lo scontro politico infiamma anche a livello nazionale.

Peluffo siamo davanti a un assessore alla sicurezza, leghista, che girava per il suo comune armato e che ha sparato a una persona uccidendola in circostanze ancora da chiarire. Sembra il Texas invece è successo a Voghera…

Sì, quello che è accaduto è un fatto enorme. Ovviamente la magistratura ricostruirà i fatti e la dinamica, quella poi è una zona dove ci sono diverse telecamere e sono convinto che nelle prossime ore potremmo avere una ricostruzione esatta dell’accaduto. Rimane il fatto che a quell’ora in circostanze piuttosto strane c’era un assessore armato nelle condizioni di usare quell’arma. Tra l’altro lui è un penalista dovrebbe sapere bene che in uno Stato di diritto il monopolio della forza è in mano allo Stato e chi può intervenire per reprimere i crimini sono la polizia e i carabinieri, non un privato cittadino armato, men che meno un rappresentante delle istituzioni come un assessore. È un fatto davvero molto grave.

La Lega ha difeso il suo assessore e ha già emesso sentenza: legittima difesa. Salvini aggiunge che la difesa è sempre legittima. Cosa pensa di queste dichiarazioni?

Sono parole particolarmente fuori luogo, non sta a lui ricostruire l’accaduto. Salvini e la Lega dovrebbero essere i primi a porsi il problema di una situazione da far west che ha come protagonista un loro rappresentante delle istituzioni. Loro devono fermarsi davanti alla gravità di quanto accaduto e fare una riflessione sulle parole che hanno usato in questi anni.

Evidentemente non lo stanno facendo. 

Ma questo è un punto fermo che deve riguardare tutti, anche la Lega. Per questo le dichiarazioni di Salvini sono inaccettabili.

Quella di Salvini è una posizione politica, generalizzabile ad altri casi di privati cittadini che uccidono con la propria arma. Il Pd non dovrebbe farne una questione politica nazionale? Si può governare con un partito che ha queste posizioni sulle armi e la sicurezza?

Intanto ho l’impressioni che Salvini reciti una parte per buttarla in caciara, coprire con dichiarazioni strumentali la gravità dei fatti. La realtà è che un loro assessore girava armato e ha ammazzato una persona. Dopodiché se Salvini e la Lega pensano di proporre dei provvedimenti per ampliare l’uso delle armi nel nostro paese troveranno sempre la nostra netta opposizione, perché non ha a che fare con la cultura giuridica italiana ed è una cosa inaccettabile che ci troverà sempre contrari.

Non ci sono commenti, per il momento, del presidente lombardo leghista Attilio Fontana. Neanche parole di circostanza istituzionali. Si aspettava qualcosa di diverso?

Purtroppo ci siamo abituati al fatto che Fontana prima di parlare ascolta quello che dice Salvini. Di solito questo significa che anche posizioni istituzionali di Regione Lombardia vengono piegate all’interesse di partito e della lega. Questo è il momento in cui il presidente della regione avrebbe dovuto far sentire la voce delle istituzioni ed esprimere vicinanza alla famiglia della vittima e inquietudine per quanto accaduto. Invece nulla, ha perso ancora una volta un’occasione e l’ha fatto per la consueta subalternità che ha nei confronti della Lega e di Matteo Salvini.