L’altra faccia della medaglia cinese è costituita dagli importanti passi in avanti che Pechino ha fatto nello sviluppo di progetti legati all’intelligenza artificiale. La Cina è diventato il secondo paese in termini di investimenti ed è molto avanti nella progettazione di sistemi come il riconoscimento facciale.

Un progresso talmente evidente da portare Google ad annunciare l’apertura di un centro di eccellenza e ricerca sull’intelligenza artificiale proprio in Cina. «Big G» deve sfidare Alibaba, Baidu e Tencent, giganti cinesi che hanno aperto laboratori in casa e all’estero e assunto i miglior ingegneri. Investimenti che stanno portando frutti, con i tre colossi cinesi «in vantaggio» sulle rivali americane.

Il tutto è supportato dal sostegno del governo che ha deciso di fare della Cina il paese più avanzato anche sui Big Data: tecnologie che renderanno le città cinesi ancora più «sicure» (tenendo presente che Pechino prevede una telecamera di sorveglianza ogni tre persone») e cittadini sempre più controllati. La volontà della dirigenza è infatti quella di arrivare a sistemi che consentano la «prevenzione» dei crimini.