Colpo di scena in Sicilia. Il renziano Davide Faraone non è più segretario del Pd. Dopo sette mesi dalla sua elezione, avvenuta in un clima rovente, la commissione nazionale di garanzia ieri sera ha annullato la nomina del senatore, accogliendo il ricorso presentato dai rappresentanti della mozione Zingaretti nell’isola. Faraone era stato nominato segretario dalla commissione regionale per il congresso il 13 dicembre, dopo l’annullamento delle primarie perché rimasto l’unico candidato in corsa: Teresa Piccione (area Zingaretti) si era ritirata accusando la commissione nazionale di garanzia di avere stravolto le regole con il rinvio dei congressi provinciali e di circolo a dopo le primarie. Il 23 dicembre i 180 componenti dell’Assemblea regionale del Pd, dove non c’erano esponenti dell’area Zingaretti, avevano ratificato la proclamazione.

In arrivo un commissario che guiderà il partito in attesa dei nuovi congressi. Per il vice segretario regionale Antonio Rubino quella della commissione è una «scelta scellerata», mentre canta vittoria il coordinamento regionale della mozione Zingaretti: «Si apre una nuova fase di confronto plurale che permetterà a iscritti ed elettori di partecipare alla Costituente delle idee per ritrovare la forza di una proposta alternativa in grado di cambiare la Sicilia e il Paese». (al. ma.)