Quarantenne, emiliano, belloccio, ha preso  9mila preferenze per diventare consigliere regionale ed è  stato uomo macchina del Pd di  Reggio Emilia. Bersaniano d’ordinanza all’epoca come tutti, come molti ormai solidamente vicino all’attuale segretario.  Sarebbe lui il giovane a cui Renzi   vuole affidare l’organizzazione del partito, fin qui in capo all’esperto vicesegretario  Lorenzo Guerini. Che  con eleganza farebbe un passo indietro. La nuova segreteria renziana, quella del rilancio,  però non arriverà prima di venerdì. Le caselle non sono tutte riempite e non sarebbe della partita proprio uno dei nomi più brillanti, lo scrittore pugliese Gianrico Carofiglio. Oggi pomeriggio a Roma è convocata la riunione dei segretari regionali e provinciali. La road map democratica prevede il 21 gennaio la mobilitazione dei circoli in piazza. Ma il vero primo bagno di folla, dalla sconfitta del 4 dicembre per il segretario dovrebbe arrivare il 27 e 28 gennaio a Rimini, all’assemblea degli amministratori locali. All’indomani della fatidica decisione della Consulta da cui dipende, di fatto, la sorte della legislatura.  Ieri assemblea organizzativa anche per la minoranza bersaniana che prepara un’iniziativa per metà marzo. Roberto Speranza sarà alla riunione dei comitati di Massimo D’Alema convocati a Roma il 28 gennaio. A dire però che la battaglia per il nuovo centrosinistra si fa da dentro il Pd.