Il corteo è previsto domani a Roma con partenza da Piazza dell’Esquilino, nel cuore della Roma meticcia e multietnica. È stato organizzato dall’organizzazione di estrema destra Casa Pound con parole d’ordine xenofobe: prima gli italiani, stop a campi rom e insediamenti abusivi, revoca delle autorizzazione per i centri di prima accoglienza a Roma.

Una manifestazione organizzata sottotraccia, resa pubblica su internet solo 48 ore prima per evitare polemiche e contestazioni.Il tentativo dei «fascisti del terzo millennio», come si definiscono i militanti di Casa Pound, non è tuttavia passato sotto traccia. Da ieri hanno cominciato a mobilitarsi le forze democratiche della città che hanno chiesto al Prefetto Giuseppe Pecoraro e al Questore Massimo Mazza di non autorizzare il corteo.

Per Gianluca Peciola, il capogruppo di Sel in Campidoglio, l’adunata di Casa Pound «rappresenta una vera e propria provocazione nei confronti della città e dei suoi cittadini. Indicare i migranti come causa della crisi è un’operazione ideologica degna degli anni del Regime. È una provocazione e un delitto nei confronti della memoria dei morti nei mari di Sicilia. Una manifestazione contro i migranti rappresenta anche un’offesa nei confronti di Roma, città Medaglia D’Oro della Resistenza».

Della stessa opinione il capogruppo del Partito democratico Francesco D’Ausilio per il quale «non si può accettare che un corteo organizzato con motivazioni xenofobe e basate sull’intolleranza sfili per le vie della Capitale. Questa manifestazione specula come sempre sul tema della sicurezza per veicolare messaggi pericolosi». «Il prefetto e il questore vietino il corteo: è una manifestazione che rappresenta un’offesa a tutta la città» ha aggiunto il coordinatore della segreteria romana del Pd Enzo Foschi.

Al corteo parteciperà anche l’eurodeputato della Lega Mario Borghezio, eletto nella circoscrizione del Centro. Borghezio ha svolto la sua campagna elettorale nella Capitale con toni particolarmente aggressivi e con blitz nei quartieri multietnici. Le madri e le insegnanti della scuola Pisacane a Torpignattara, nota per essere all’avanguardia nell’integrazione e per la presenza massiccia di bambini migranti di prima e di seconda generazione, hanno respinto una sua visita.

Oltre a Borghezio, la manifestazione intende portare in piazza la campagna di Casapound contro l’apertura di centri di accoglienza per migranti nelle periferie della Capitale. Dal quartiere Prenestino a Casalotti, da Settecamini a Ponte di Nona, queste persone starebbero «avvelenando la vita in tanti quartieri» si legge in un comunicato.

Casa Pound sta cercando di lavorare sui sentimenti di insicurezza sociale, spiegando le ragioni del suo corteo con una «la tentata violenza in pieno giorno di una maestra in via Ettore Fieramosca». Subito dopo l’aggressione è stato arrestato un cittadino marocchino di 32 anni senza fissa dimora.

I rapporti tra Casa Pound e la Lega sono un elemento consolidato nelle regioni del Nord. La partecipazione al corteo di Borghezio rappresenta un fatto inedito per quanto riguarda Roma e il resto del paese. Sintomo di come la Lega di Matteo Salvini, con il suo ritorno agli slogan virulenti contro l’immigrazione e l’euro, si candidi a diventare un polo attrattivo per il frastagliato arcipelago dell’estrema destra, orfana del progetto populista di Berlusconi, dove trovavano spazio anche le sfumature più di destra, così come della «cosa nera» che non ha mai visto la luce, relegando al ruolo di comprimari i Fratelli d’Italia di Meloni e La Russa.