L’accordo ancora non c’è ma i pontieri dem sono al lavoro per evitare spaccature all’assemblea di domani a Roma. Ieri la riunione dei renziani è finita con la decisione di evitare conte. «Risolveremo con calma tutto prima di arrivare al congresso. Rompersi sul nulla è da matti», spiega un renziano di rango. Saltata l’offerta di Guerini come traghettatore, resta in campo l’ipotesi delle minoranze: confermare il reggente Martina, ora che – proprio come i renziani – propone il congresso entro l’anno. Con l’impegno poi di non correre alle primarie (Franceschini lo prese e lo tradì). Non si fida della maggioranza Andrea Orlando. La sua area ha invitato alle dimissioni i membri dell’assemblea che domani non saranno assenti. Il timore è che, senza il numero legale, il congresso si apra in automatico e la proposta dei renziani (Orfini reggente fino alle primarie) diventi un obbligo da statuto.