Il presidente repubblicano della Camera, Paul Ryan, non si ricandiderà per una rielezione ma lascerà il posto alla fine del mandato, a gennaio 2019.

Ryan ha 48 anni e occupa il grado più alto per un repubblicano al Congresso, traguardo raggiunto con una brillante carriera che non vuole offuscare dopo aver comunque

incassato il merito della riforma fiscale firmata con Trump, con il quale non è sempre scorso buon sangue nonostante la sua posizione più che accomodante. Ryan è uno dei principali esponenti della corrente più tradizionalista del partito, lasciando di propria volontà un’amministrazione che scricchiola da tutte le parti, super contestata e travolta dagli scandali, potrebbe decidere di presentarsi alle presidenziali 2020.

La sua decisione la dice lunga sul pericolo che la maggioranza repubblicana affronterà nelle elezioni di Mid Term. Molti rappresentanti hanno deciso di non ripresentarsi, dopo i risultati delle elezioni straordinarie, che hanno visto i democratici vittoriosi anche nelle storiche roccaforti del Gop.