«Nostro figlio è esausto». Si apre così il messaggio della famiglia di Patrick Zaki affidato alla pagina Fb “Patrick Libero”. La madre dello studente egiziano dell’università di Bologna lo ha visto in carcere sabato e ieri ne ha dato notizia: «Patrick non era affatto se stesso, ci ha letteralmente spezzato il cuore. Le sue parole sono state: “Sono fisicamente e mentalmente esausto, non ne posso più di stare qui”. Parole che ci hanno lasciato in lacrime, dato che siamo incapaci di aiutare nostro figlio in questa situazione straziante. Inoltre è diventato talmente depresso da dire: “Raramente esco dalla mia cella durante il giorno, non riesco a capire perché sono qui e non voglio affrontare la realtà per cui posso andare a camminare nel raggio di pochi metri, per poi essere rinchiuso di nuovo in una cella ancora più piccola”».

Domenica il ministro degli Esteri italiano Di Maio ha detto che il governo è impegnato nel suo rilascio. Ieri a chiederlo di nuovo è stata Amnesty Italia con il portavoce Riccardo Noury: «Mi auguro che all’interno del governo italiano questo messaggio della famiglia di Patrick produca una reazione immediata».