In Debut si apprezza l’eleganza del pianista Julian Olivier Mazzariello, musicista duttile che qui è spalleggiato da una ritmica transalpina di classe: Rémi Vignolo al contrabbasso ed André Ceccarelli alla batteria. La cosa particolare è che il 41enne Mazzariello – di padre italiano, nato e cresciuto in Inghilterra fino ai 17 anni – è al primo disco da leader: strano per «enfant prodige» che da professionista vanta collaborazioni a dir poco eccellenti nel pop (L.Dalla, A.Britti, F.Concato, E.De Crescenzo) e nel jazz (E.Rava, F.Bosso, S.di Battista, D.Deidda). A Mazzariello piacciono le imprese collettive: High Five, Yatra di E.Pietropaoli, il progetto Troc di Ceccarelli; è un artista che fa squadra, eppure dimostra una grande maturità. Apre l’album con una delicata interpretazione di Accarezzame per poi avventurarsi verso vertiginosi episodi ritmici (Funky chunks, Battement Fondu), brani melodici (Dream Cycling), ballad originali (Monk in Paris). La sua è una poetica ad ampio raggio, in cui il piano è asse centrale e varia da passaggi vellutati a scansioni abrasive. Autore, interprete, sideman, leader: un artista completo, amato dai colleghi ed apprezzato dal pubblico.