La carovana Acqua in movimento: per il diritto all’acqua, per il diritto al futuro, organizzata dal Forum italiano dei movimenti per l’acqua, percorre l’Italia dal 1 febbraio al 25 marzo 2018. I movimenti insistono sulla necessità di un altro modello sociale e produttivo. Al referendum del 2011, gli italiani si erano pronunciati contro la privatizzazione del servizio idrico, ma nel frattempo si è affermata una nuova strategia: i processi di fusione e aggregazione fra aziende multi-utility.

Dal documento del Forum: «La crisi idrica, aggravata dal surriscaldamento globale, ha fatto emergere le responsabilità di una gestione privata che risparmia sugli investimenti infrastrutturali per massimizzare i profitti.

Lo sviluppo urbano, agricolo e industriale trascura l’impatto sulla qualità dell’acqua di superficie e di falda, fino a renderla in certe situazioni non idonea al consumo umano e alla stessa vita acquatica. (…) Occorre mutare profondamente i comportamenti e muoversi verso una strategia della prevenzione e della precauzione che tuteli l’acqua», «bene comune, diritto umano universale e fondamentale, risorsa fondamentale per l’equilibrio degli ecosistemi», attraverso la «gestione partecipativa delle comunità locali».