E’ inevitabile che un’esperienza soggettiva come il videogioco diventi il territorio per suggerire una nuova narrazione che giunga proprio da quegli spazi elettronici. La cronaca di gesta vissute nel proprio intimo e amplificate dalla virtualità che mutano in parte integrante della nostra esistenza, un immaginario vitale dove mutare di ruolo, camminare altrove e sognare nuovi sogni per poi raccontarli, cantarli nel nostro mondo e condividerli.
Intermundia Genesis, romazo dello scrittore «indie» Giorgio Catania, che superficialmente rimanderebbe al celeberrimo Ready Player One se non fosse ancora più drastico nella sua immersione nel videogame, è ambientato all’interno di un oscuro mondo fantastico i cui panorami inquietanti rimandano a World of Warcraft e persino a Dark Souls. Sappiamo fin da subito di essere dentro un videogame, non c’è ambiguità nella prosa di Catania, poichè i luoghi, le creature e le azioni sono sempre legate all’interfaccia di gioco: le barre della vita, dell’energia e della magia che si consumano quando vengono utilizzate per un attacco o quando si viene feriti, le pozioni curative nell’inventario, il livello delle creature e dei personaggi. Leggendo Intermundia Genesis da videogiocatori si subisce una dolce, a tratti inquietante malia, si precipita nel suo mondo non come in un romanzo, ma come in un videogame e le sue parole si trasformano magicamente in pixel. La prosa di Catania, diretta e ipnotica, opera questo strano miracolo taducendo mondi elettronici affinché siano letti e giocati insieme, in un tirannico e affascinante libro-game così che curiosamente, quando stiamo per addormentarci dopo avere letto qualche pagina, non sappiamo se sogneremo sogni elettronici o cartacei.
Sebbene le compenetrazioni tra il videogioco nel quale vaga il mago protagonista e il mondo di colui che lo gioca, con la sua quotidiana realtà, si facciano vieppiù drastiche e urgenti, l’avventura mantiene la sua coerenza, il distacco da un mondo all’altro non risulta mai artificioso, andando a comporre una fantastica biografia. Se all’inizio l’avventura appare come un’impresa solipsistica, con il trascorrere delle pagine (schermate) altri giocatori si aggiungeranno con il loro avatar, per dare vita ad una vera e propria compagnia di avventurieri uniti in una grande «quest» salvifica contro una male sorgente, ancora misterioso ma già agghiacciante e sconfinante.
Giorgio Catania, già al lavoro su un seguito di Intermundia Genesis, ha scritto un’opera appassionata, impreziosita dalle «schede dei personaggi» disegnate come in un antico manuale di quelli che si trovavano un tempo nelle scatole dei videogiochi e da appendici narrative e d’approfondimento dall’intento tolkieniano, pensate per dare alla storia del suo mondo una dimensione storica e corale.
La genesi di un nuovo universo, al confine tra letteratura e videogame, e di un nuovo linguaggio per raccontarlo e sprofondarci così nei suoi meravigliosi e spaventosi abissi elettro-cartacei.