Mi spiegate l’ultima canzone che abbiamo imparato? Quando abbiamo letto e spiegato il testo? Quando vi ho fatto vedere il video?

«Il video era quello di Zucchero, un cantante che conosceva anche mio padre. Io invece no, ma lui sì». «È una canzone bellissima! A me è piaciuta molto!» «A me è piaciuta la storia, però era difficile da cantare». «Sì, un po’ è difficile, però ce l’abbiamo fatta anche questa volta!» «È una canzone…. Non è una canzone italiana». «Infatti lui, Zucchero, la cantava insieme a quelli con la pelle marroncina. Non nera, ma un po’ nera». «Sì, marroncina. Come T. Infatti le non viene dall’Africa, ma da Santo Domigo. Tua mamma la conosceva questa canzone?» Sì. La sapeva. La sa cantare anche lei. Però in spagnolo, non in italiano». «Zucchero è italiano, però». «Cosa vuol dire? Uno può cantare anche delle canzoni che non sono del suo paese». «Anche perché poi le parole le puoi cambiare e la musica… Insomma, la musica è sempre la stessa. È sempre uguale». «Anche a me è piaciuta perché ha un bel ritmo, quando la senti dopo ti viene voglia di cantarla e di ballare». «Anche le ragazze che aiutavano Zucchero a cantarla, avevano la pelle marroncina, infatti, non la pelle tutta bianca». «Poi erano bellissime e cantavano benissimo».

Mi spiegate il racconto della canzone?

«È la canzone del suo amore». «Il racconto è la sua storia, cioè che lui è una ragazzo sincero e dice che ama lei». «Lei ci hai detto che è una contadina. Il paese è Guanta. Come è?» «Il paese si chiama Guantanamera. No, Guantanamo. Perciò il ritornello dice che lei è la contadina del paese di… Di quel paese lì». «Per me era bellissima, perché lui se no non si innamorava». «Dove cresce la palma vuol dire che lui è nato nel paese delle palme, dove crescono le palme». «Lui dice che coltiva una rosa e la rosa è come un segno dell’amore. Allora è per questo che si capisce che lui la ama». «Ma non era la rosa rossa che vuol dire che la ami?» «No, non importa, tutte le rose. Non importa il colore. È sempre un simbolo dell’amore». «Sì, un segno, ho capito, come un anello». «Anche l’anello è un simbolo dell’amore? No, del matrimonio». «Ma se si sposano, si amano, no?» «Infatti lui, alla fine, dice che non coltiva per lei un’altra pianta, un altro fiore. Dice che non coltiva l’ortica perché poi punge. E anche il…» «il cardo, l’altra pianta che abbiamo visto sulla lim. Perché ha un fiore anche lei ma non è bello come la rosa….»

Poi abbiamo cercato di capire l’altra cosa del versi…

«Sì, che i versi sono come le righe di una canzone. Cioè, che i versi delle poesie sono come i versi delle canzoni, cioè non scrivi fino alla fine ma vai a capo prima, così sono più lunghi e fai prima a finire». «Ah, quando alla lim ci hai fatto vedere il colore!» «Il colore cremisi acceso vuol dire…. Rosso… Come il rosso della rosa… Perché la rosa poi è sempre quella dell’amore eccetera eccetera…» «Poi quando lui dice che lei vuole strappargli il cuore, non è veramente così, è solo un modo di dire che io lo sapevo già: vuol dire che la ama tanto che è come se il suo cuore ha una calamita e va fuori e va da lei».

Spiegate bene perché dice che la sua vita è ferita…

«Perché si sente male, se la vede. Forse perché lei non lo ama». «O forse lo ama, non c’è scritto. Forse è solo perché lui la ama molto».

Se i vostri genitori vi chiedono perché il maestro vi ha fatto imparare questa canzone cosa rispondete?

«Che era per San Valentino, la festa degli innamorati». «Sì, perché qui nella canzone c’era lui che parlava dell’amore per lei, per la contadina. Era molto innamorato, per me. A me è piaciuta molto». «Io nel disegno ho fatto lei, lui, la rosa bianca, che non la ho colorata, e poi anche il cuore rosso perché anche il cuore è un segno dell’amore». «Anche a me è piaciuta molto. Anche quando noi bambini abbiamo provato a ballarla. Però… Però le femmine erano più brave di noi a ballarla». «Io avevo vergogna e non ho ballato». «Io ho imparato come si ballava questa canzone ascoltando la musica e guardando come ballavano le ragazze del video che abbiamo visto all’inizio».