Martedì 18 il direttorio del Pt di Goiania cancellava il comizio che Lula avrebbe dovuto tenere nella principale piazza della capitale dello stato di Goias. Per la prima volta in vita sua Lula è dovuto restare a casa perché «la folla era inferocita contro il Pt». Poco dopo il senatore della sinistra socialista del Pt, Lindberg Farias, ripresentava il progetto di legge Plc 309, rimasto insabbiato nella commissione economia del Senato per 5 anni, con queste parole: «Se il governo avesse approvato il Plc 309 cinque anni fa, certamente oggi non ci sarebbero manifestazioni di protesta contro l’aumento delle tariffe dei trasporti pubblici, visto che questa legge regolamentava a livello nazionale la politica dei prezzi e i contratti con le imprese». Lula stesso è accusato di verla affossata durante il suo secondo governo per evitare lo scontro con la lobby delle imprese private che gestiscono i trasporti pubblici. Per esempio la Metro di Rio de Janeiro è amministrata da una società di Buenos Aires che non ha mai guadagnato tanto come in Brasile.

Segnali evidenti di scontento all’interno del partito. E ora che la maschera è caduta, il Pt e soprattutto il lulismo devono confrontarsi con l’ala sinistra che ha sempre criticato la pratica dei governi amplos e abertos del lulismo, un argomento molto caro al vecchio leone della sinistra petista Antonia Neiva. Antonio Neiva, fu l’ultimo guerrigliero che i militari misero in libertà, partecipò alla nascita del Pt, è uno dei fondatori della tendenza della sinistra marxista Força Socialista (Forza Socialista) che per otto anni ha governato Belém, nello stato del Parà. Insieme a Vladimir Palmeira, Milton Temer e Chico Alencar organizzò il Refazendo che si scontrò duramente con Lula e Josè Dirceu denunciando l’«inciucio» di Benedita da Silva con il Pdt. Dopo le espulsioni del 2005 è rimasto alla guida di  Refazendo che oggi è maggioritaria a Rio de Janeiro.

Sapevate che prima o poi l’ingranaggio si sarebbe rotto.

È evidente che le manifestazioni contro il governo, la violenza della polizia in quasi 100 città e la manipolazione intentata dalla Tv Globo e dai grandi giornali hanno riaperto all’interno del Pt un discorso che non è mai morto. Diciamo che la crescita dell’8% registrata durante i due governi Lula ha minimizzato le nostre critiche al lulismo. Però nel momento in cui il governo di Dilma ha dovuto fare tutta una serie di tagli, la crescita è scesa al 2,5% e le conseguenze sono state immediate. L’aumento delle tariffe sono la goccia che ha fatto traboccare il vaso e la pazienza del popolo. Noi di Refazendo o Pt (Rifare il Pt) abbiamo sempre detto che il Pt doveva governare per costruire un nuovo Brasile e non limitarsi ad amministrare lo stato che abbiamo ereditato da Fernando Henrique. I compagni di Articulação (Articolazione, la tendenza di cui Lula è il leader massimo, ndr) non ci hanno voluto ascoltare. Hanno preferito gli accordi di vertice e oggi il Pt paga a caro prezzo le tattiche del lulismo. Per esempio, qui a Rio de Janeiro tutti vogliono Lindgerg come governatore, però Lula e Dilma hanno fatto un accordo con il Pmdb e questo ha inasprito, ancor più, il popolo nei confronti del Pt.

Ma se la Tv Globo è il deus ex machina della manipolazione perché il governo continua a mantenerla in vita con cospicui contratti di pubblicità?

È una contraddizione difficile da capire e da accettare. Basta leggere l’editoriale di Merval Pereira nel giornale O Globo del 18 per capire a che punto questa contraddizione è arrivata. C’è una campagna per mettere il popolo contro il governo. È un altro problema che il Pt deve affrontare visto che la Tv Globo, come grande parte degli impresari, ha ricevuto molti benefici dai governi del Pt sempre per garantire la governabilità.