Alla fine il vertice della Comunità economica degli stati dell’Africa centrale che si è svolto a N’Djamena, in Ciad, ha prodotto il risultato per cui era stato convocato. In seguito alle forti pressioni della Francia sul presidente ciadiano Idriss Deby, che lo aveva sostenuto fino al giorno prima, il presidente «transitorio» della Repubblica centrafricana Michel Djotodia ha fatto un passo indietro. Salito al potere nel marzo scorso in seguito al golpe delle milizie ex Seleka, primo capo di stato musulmano in un paese a maggioranza cristiana, Djotodia si dimette per favorire la fine delle violenze settarie che hanno provocato finora un migliaio di morti e che sono andate intensificandosi dopo l’intervento militare di Parigi. La Francia al momento schiera nel paese 1600 uomini, ma spera in un maggior coinvolgimento dell’Onu e dell’Europa nella crisi.