Parigi-Los Angeles, il ticket è staccato. A breve l’ufficialità,  saranno la capitale francese e la città californiana a organizzare le edizioni 2024 e 2028 dei Giochi olimpici in formato estivo. La decisione del Cio che sta per essere mandata agli atti conferma l’indiscrezione già lanciata nell’etere dal Los Angeles Times. La città degli angeli si era candidata – allertando anche personalità dello sport angeleno ma con appeal in tutto il mondo, da Magic Johnson, presidente dei Los Angeles Lakers, Nba, sino a Kobe Bryant, monumento della pallacanestro sponda Lakers – a ospitare l’edizione 2024. Ma il Comitato olimpico aveva deciso di assegnare la doppia competizione in una sola mano di carte, come avvenuto per i Mondiali di calcio 2018 (in Russia) e 2022 (in Qatar).

Decisione presa anche per la difficoltà nel reperire candidate all’altezza per l’edizione 2024, con il forfait di Roma deciso dall’amministrazione Raggi pochi giorni dopo l’insediamento in Campidoglio e che creava il primo grande cortocircuito mediatico intorno al sindaco di Roma (ieri ai microfoni di Rete Sport il presidente del Coni Giovanni Malagò l’ha definita: «decisione suicida e autolesionista»), e a seguire quello di Amburgo e Budapest. Così, la scelta, è netta: i giochi si terranno prima a Parigi, che si era irrigidita sulla sua posizione di voler essere in gioco solo per il 2024, poi a Los Angeles, disposta ad aspettare per altri quattro anni i fuoriclasse dello sport mondiale. Intanto sono già emerse le prime cifre. E si tratta di assegni con tanti zeri. Con le due metropoli che per ospitare i Giochi potranno disporre di un tesoretto di 1,7 miliardi di dollari a testa. Ma a Los Angeles andranno anche altri 500 milioni di dollari, per un bonus che soddisfa tutte le parti. Si tratta della terza Olimpiade sia per la capitale francese che per la metropoli californiana, la seconda più estesa negli Stati uniti dopo New York. Sarà senza dubbio un’occasione speciale per Parigi (prima volta nel 1900, poi nel 1924), che avrà così modo di festeggiare il Centenario dall’ultimo sventolio della bandiera con i cinque cerchi.

E invece a Los Angeles tra 11 anni ci sarà la possibilità – sempre che i rapporti tra Stati uniti e Russia non siano ancora più tesi e non solo per i 755 diplomatici statunitensi praticamente piazzati sull’aeroporto per gli States da Vladimir Putin – di osservare in azione gli atleti russi, che nel 1984 rimasero a casa, restituendo con gli interessi il boicottaggio americano alle Olimpiadi di Mosca, quattro anni prima, per l’invasione sovietica in Afghanistan. Il successo della metropoli californiana si trasforma in una vittori dell’amministrazione Trump, il presidente si era infatti speso sulla candidatura ai giochi anche nel corso della campagna elettorale.

Come è certo che la doppia assegnazione da parte del Cio ha tagliato le gambe al sogno milanese, cullato sia dal sindaco Sala che dal presidente della Regione Lombardia, Maroni. Non resta all’Italia che attendere il 2025 per una buona candidatura. Magari Napoli, magari la stessa Milano.