Il grande Frank Zappa a chi gli chiedeva quale fosse il segreto della sua prodigiosa costanza qualitativa e quantitativa di compositore, rispondeva «semplicemente» che il segreto era «un’applicazione feroce». Perché «la musica è la cosa che viene per prima». Non sappiamo se Paolo Fresu sottoscriverebbe parola per parola le affermazioni del geniale chitarrista americano, sappiamo molto bene, però, che è caratteristica precipua di chi viene dalla terra di Sardegna di avere costanza e tenacia. Doti speciali  in una scala di valori da attribuire alle proprie attività ben scandita. Paolo Fresu non fa passi falsi con la sua musica lirica, intensa, e così lontana da ogni retorica perché ci crede, e perché la sua tenacia non mostra segni di cedimento. E così anche il suo Devil Quartet, attivo da ormai ben dodici anni, può permettersi di suonare oggi in questo nuovo progetto discografico dal titolo Carpe Diem con una freschezza sorgiva (collettiva) che per altri è solo un miraggio indistinto.