Chi ricorda The Watermelon Woman? Era il 1996 quando il film Cheryl Dunye è stato catapultato sugli schermi europei (solo festivalieri certo non nelle nostre sale) diventando un piccolo evento. La storia di una giovane african american lesbica che cerca di fare un film su un’attrice afroamericana degli anni Trenta condannata come tutte al ruolo della «mammy» smascherava in chiave di commedia gli stereotipi dell’immaginario (e il film era il primo diretto da una lesbica african american). The Watermelon Woman è uno dei titoli con cui Panorama festeggia durante la prossima Berlinale (11-21 febbraio) i trent’anni del Teddy Bears, il premio per il miglior film Glbt, legato alla sezione del Festival che è stata dalla sua nascita un riferimento e un laboratorio per la rappresentazione straniante del gender. Niente di nostalgico ma un bella occasione per rivedere o scoprire oggi alcuni film «chiave», come I Shot Andy Warhol di Mary Haron, Looking for Langston di Isaac Julien, o il magnifico Je tu il elle di Chantal Akerman.

Panorama ha anche annunciato anche alcuni titoli. In Panorama Dokumenta, riservato al documentario, troviamo Don’t Blink – Robert Frank di Laura Israel, un ritratto a distanza ravvicinata del filmmaker e fotografo americano la cui vita e ricerca artistica raccontano una speciale storia americana. Punteggiata da figure quali Burroughs, Allen Ginsberg, Ed Lachman, Lou Reed, Patti Smith.
Hotel Dallas di Livia Ungur e Sherng-Lee Huang riflette sull’influenza delle serie tv nella vita «reale». Livia Ungur viaggia in Romania con Patrick Duffy, la star di Dallas, per scoprire un Paese che continua a sognare un futuro migliore.

In Panorama c’è invece Maggie’s Plan, con la star di Frances Ha, e del cinema indipendente americano di oggi Greta Gerwig, insieme a Julianne Moore e Ethan Hawke. La regia è di Rebecca Miller, frequentatrice abituale del festival tedesco, nel Panorama già con Ballad of Jack and Rose e in concorso con The Private Lives of Pippa Lee. La «Ballata di Maggie» narra le relazioni amorose di tre personaggi, il desiderio di avere un figlio da sola della protagonista messo in crisi dalla storia d’amore con un uomo sposato …

È firmato da Olivier Ducastel e Jacques Martineau Théo et Hugo dans le même bateau (Paris 05:59), mentre Les Premiers, les Derniers è il nuovo film di Bouli Lanners, una specie di western alla fine del mondo. Due titoli da Israele: Udi Aloni, continua a indagare la società israeliana attraverso il suo rapporto coi palestinesi in Junction 48, e Sufat Chol di Elite Zexer segue la vita di una famiglia nomade nel deserto israeliano: il padre, tre figlie, una moglie e la seconda sposa.

Starve Your Dog è il ritorno di Hicham Lasri, marocchino, rivelazione lo scorso anno con The Sea Is Behind. Una nuova incursione nella condizione di disagio di una società.