«Venduto», «schifoso», «vattene», «non ti vogliamo». Della piccola delegazione radicale che sventolando bandierine bianche ostenta sicurezza mentre attraversa la folla antiproibizionista ancora ferma ai blocchi di partenza di Piazza Bocca della Verità, nel primo pomeriggio, il più gettonato è Marco Pannella. Solo lui, l’«icona pop della politica» che «ancora una volta ha ideato una messa in scena solo per guadagnarsi visibilità», riesce a suscitare tanta ostilità. La presidente dei Radicali italiani, Rita Bernardini, Paolo Izzo segretario del Movimento Radicali Roma e gli altri della delegazione sarebbero passati forse quasi inosservati tra i partecipanti della street parade, tanto più perché, come richiesto dagli organizzatori, erano privi di simboli di partito.

Ma Pannella no, da «icona pop della politica» quale è – come spiega Patrizia Cirino, del “Comitato Bianzino” di Perugia, nel cartello delle associazioni promotrici della street – viene considerato un simbolo vivente di quel Partito Radicale archiviato ormai definitivamente nel campo della destra, almeno dagli organizzatori della manifestazione romana contro la legge Fini-Giovanardi. «Pannella non sta facendo una pratica di agire politico come soggetto», aggiunge testualmente Cirino. Il concetto è, in altre parole, che quando si muove il vecchio leone non si muove un uomo, ma tutto un mondo. E l’antiproibizionismo militante, come pratica politica contro le limitazioni delle libertà personali, non può coesistere – secondo il «movimento autorganizzato» – con posizioni filoatlantiste, sioniste, liberiste o, più semplicemente, con chi ha scelto Silvio Berlusconi come partner politico (come hanno scritto nel documento «Noi e i Radicali» pubblicato sul sito leggeillegale.org).

«Sapevamo che gli organizzatori della manifestazione non gradivano la nostra presenza – ha dichiarato Pannella – ma dopo 50 anni di lotte anti proibizioniste questa sarebbe stata la nostra prima assenza». Comunque, dopo una breve passeggiata, la delegazione radicale scortata da telecamere e fotografi ha deciso di abbandonare la piazza e di non partecipare al corteo. Pannella poi ha smentito di essere stato contestato: «Macché, erano solo due scatenati, due energumeni, due pazzi col megafono. Ma invece – ha detto – durante la manifestazione ho ricevuto solo baci e sorrisi da tutti e da tutte le presenti. È tutto documentato e domani lo manderemo in onda ossessivamente».