Le urne si sono chiuse ieri sera alle 19 ed oggi saranno resi noti i risultati delle elezioni per il rinnovo di 145 amministrazioni municipali palestinesi in Cisgiordania. Non si prevedono sorprese. Gran parte degli eletti saranno militanti o simpatizzanti del partito Fatah. Quelle che dovevano essere le prime elezioni, dopo dieci anni, con la partecipazione di tutte le formazioni politiche palestinesi, invece hanno visto il boicottaggio dei movimenti islamici Hamas e Jihad e della principale formazione di sinistra, il Fronte popolare (Fplp). Più di tutto sono stati esclusi dal voto gli abitanti della Striscia di Gaza.
Previsto inizialmente per lo scorso 8 ottobre, il voto fu bloccato a causa di alcuni ricorsi e quindi rinviato a maggio per decisione della Corte suprema a Ramallah a causa della presunta “illegalità” dei giudici di Gaza, incaricati di monitorare il voto nella Striscia. Una sentenza che ha spinto Hamas, in precedenza intenzionato a partecipare con proprie liste alle votazioni, a boicottare le urne assieme al Jihad. In seguito è giunto anche il no del Fplp in segno di protesta per la cooperazione tra i servizi di sicurezza palestinesi e israeliani.