Il ciclo pittorico di Padova del Trecento è patrimonio Unesco: è arrivato il via libera ad entrare nella World Heritage List da Fuzhou in Cina dove si è svolta la 44ma sessione del Comitato del Patrimonio mondiale Unesco. La Padova Urbs Picta comprende tutto il ciclo pittorico degli otto edifici e i complessi monumentali nel centro storico della città, tra i quali la Cappella degli Scrovegnidipinta da Giotto. E’ il secondo sito Unesco della città, che è già nella lista con l’Orto Botanico.

Rientrano anche gli affreschi dei pittori della sua scuola nel Palazzo della Ragione, quelli di Giusto De’ Menabuoi nella Basilica del Santo, e quelli di Mantegna nella chiesa degli Eremitani (la pittura parietale, dedicata a san Cristoforo e san Giacomo, andò in gran parte perduta a causa dei bombardamenti angloamericani che colpirono la chiesa l’11 marzo del 1944; oggi è ricostruita la parete sud e alcuni frammenti sono reinseriti in loco, mentre moltissimi sono ancora nelle casse che vennero raccolte allora).

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I cicli pittorici inseriti nel sito seriale Padova Urbs picta appartengono al periodo d’oro della città, prima della dominazione veneziana, dall’inizio alla fine del XIV secolo, in particolare dal 1302, momento dell’arrivo di Giotto al 1397, anno di realizzazione dell’ultimo ciclo affrescato da Jacopo da Verona nell’Oratorio di San Michele. Giotto affrescò lo “scrigno architettonico” tra il 1303 e il 1305  su incarico di Enrico degli Scrovegni: la narrazione visiva ricopre interamente le pareti con le storie della Vergine e di Cristo, mentre nella controfacciata è dipinto il Giudizio Universale, con il quale si conclude la vicenda della salvazione umana. L’edificio era originariamente collegato al palazzo di famiglia, fatto erigere dopo il 1300, seguendo il tracciato ellittico dei resti dell’arena romana.

Il Comitato ha riconosciuto anche un sito collettivo che lega insieme le Grandi città termali d’Europa, composto da 11 luoghi  in 7 stati. In questa lista, figura per l’Italia Montecatini Terme (gli altri sono Baden bei Wien in Austria, Spa in Belgio, Františkovy Lázně, Karlovy Vary, Mariánské Lázně nella Repubblica Ceca, Vichy in Francia, Bad Ems, Bad Kissingen Baden Baden in Germania e Bath nel Regno Unito). Un fenomeno europeo – quello delle località termali – che ha avuto la sua massima diffusione dal XVIII fino ai primi decenni del Novecento.

Nei giorni scorsi, è stata invece scongiurata l’iscrizione di Venezia nella lista del patrimonio a rischio, evitata grazie al dibvieto di passaggio in Laguna per le grandi navi.