Oltre 400 persone hanno aderito ieri alla manifestazione antifascista indetta dal centro sociale Catai e da Potere al Popolo Padova. L’iniziativa nasce in risposta a quanto accaduto nella notte tra il 19 e il 20 dicembre, quando il centro sociale padovano ha subito una violenta irruzione fascista firmata con svastiche e croci celtiche, disegnate a spray su pareti e pavimento. Alle 18.30 i ragazzi del Catai hanno aperto le porte della loro sede per un aperitivo natalizio di ritrovo e alle 20.00 è iniziato il corteo antifascista per le strade della città, direzione Piazza dei Signori, dove i manifestanti si sono uniti in canti e cori di lotta, sventolando bandiere e striscioni. Tante le organizzazioni che hanno mostrato la loro solidarietà: collettivi studenteschi, sindacati, organizzazioni politiche e associazioni.

“I fascisti stanno alzando la testa, legittimati da un governo e da un clima politico che riprende e amplifica le loro parole d’ordine.” afferma Luca Lendaro, presidente dell’associazione e membro del coordinamento nazionale di Potere al Popolo. “Ad essere sotto attacco non è mai la singola persona o il singolo spazio – prosegue – sono tutte e tutti coloro che provano a unirsi e a lottare contro le ingiustizie, le discriminazioni, le disuguaglianze: contro gli effetti di dieci anni di crisi che hanno portato più povertà e meno diritti, a politiche repressive e antipopolari in cui i governi di ogni colore politico si sono trovati d’accordo.”

Il Catai è un’associazione di promozione sociale, sede di Potere al Popolo e punto di riferimento cittadino per le attività politico – culturali. Al suo interno ospita aule studio gratuite, sportelli di supporto legale per lavoratori e migranti, corsi di lingua, incontri culturali, assemblee e discussioni. La città ha deciso di non rimanere indifferente di fronte alla violenza subita dal piccolo spazio sociale e ha risposto in tutte le sue espressioni sociali e politiche. Lo slogan della manifestazione è il sorriso: “un altro modo per mostrare i denti”. Nonostante l’aggressione subita i ragazzi del Catai non hanno perso la loro forza e torneranno senza paura organizzare eventi e iniziative per promuovere la consapevolezza politica della cittadinanza.