«Facciamo le riforme perché servono a noi e non perché ce lo dicono gli altri». Questa è stata la risposta a Juncker del ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan. Secondo il presidente della Commissione Ue ci potrebbero essere conseguenze spiacevoli il prossimo marzo se Italia e Francia non procederanno con le riforme strutturali. Padoan ha ribadito la linea del governo: «Io interpreto Juncker come una cosa che già sappiamo e su cui ci siamo impegnati: l’Italia sta facendo enormi sforzi sulle riforme con risultati che cominciano ad arrivare, e che questo è un elemento di valutazione positiva da parte della Commissione» ha aggiunto Padoan. Il vicepresidente della Commissione Ue responsabile per crescita occupazione e investimenti, Jyrki Katainen ha ringraziato Padoan per il sostegno al piano di investimenti Juncker da 300 miliardi (disponibili 21 miliardi). Nel frattempo continuano le trattative sul Ttip tra Usa e Ue. Il deputato di Sel Adriano Zaccagnini ha confermato che un milione di cittadini europei hanno firmato una petizione contro il patto commerciale transatlantico: «La Commissione è accecata dai benefici e non si rende conto che ci sta traghettando in una dimensione post-democratica e schiava della legge del mercato».