L’ex primo ministro greco, Loukàs Papadìmos è stato colpito ieri pomeriggio da un attentato terroristico, nel centro di Atene. Ad esplodere è stata una busta, che era stata portata all’interno dell’auto. Papadìmos è rimasto ferito alle gambe e al torace, ed ha riportato una serie di ustioni. La macchina su cui viaggiava era blindata, ed era seguita da un’altra auto della polizia ellenica. Oltre all’ex primo ministro, sono stati feriti lievemente il suo autista e un poliziotto, ma nessuno risulta essere in pericolo di vita. Sulla busta, come mittente, era riportata l’accademia di Atene, di cui l’ex capo del governo è presidente.

A quanto è filtrato, nel pacchetto c’era un libro, che era stato consegnato all’ex primo ministro da un suo uomo della scorta, il quale ha dichiarato di aver passato il plico, come da prassi, sotto la macchina a raggi x. Tutti e tre i feriti sono stati trasportati immediatamente all’ospedale Evanghelismòs di Atene, per venire sottoposto a esami e operazioni chirurgiche. Loukas Papadìmos è stato sottoposto ad un intervento in cui i medici hanno dato priorità al trattamento delle ferite e delle ustioni, e dall’ospedale trapela un moderato ottimismo.

Settant’anni, economista ed esperto di finanza internazionale, Papadìmos è stato governatore della banca di Grecia dal 1994 sino al 2002, e vicepresidente della Banca centrale europea dal 2002 sino al 2010. Nel novembre del 2011, viene chiamato dall’allora presidente della Repubblica ellenica Papoulias, a formare un nuovo governo tecnico, sostenuto dai socialisti del Pasok, dal centrodestra di Nuova Democrazia e dall’estrema destra del Laos. Ha sostituito il socialista Jorgos Papandreou, dopo che quest’ultimo aveva reso nota la sua volontà di sottoporre a referendum il memorandum di austerità presentato dai creditori. Papadìmos è stato presidente del Consiglio sino a maggio del 2012, portando avanti, di fatto, una linea di cooperazione con i creditori, e applicando quanto deciso nei vertici europei.

Questa esplosione segue la spedizione di plichi esplosivi, due mesi fa, agli uffici del ministro tedesco delle Finanze, Wolfgang Schauble, e del presidente dell’Eurogruppo Jeroen Dijsselbloem, la cui segretaria era rimasta ferita. Secondo le prime informazioni raccolte dall’antiterrorismo greco, dietro all’attacco terroristico, ci sarebbe l’organizzazione «Congiura dei Nuclei di Fuoco».

Nella rivendicazione arrivata dopo il plico spedito a Schauble, nel marzo scorso, l’organizzazione sosteneva che «il suo obiettivo principale è colpire gli esponenti e le strutture del sistema di potere». Inoltre si faceva riferimento al fatto di «aver creato un gruppo internazionale, delle cellule Fai», sempre «contro l’apatia sociale». Si tratta di piccoli nuclei anarchici, a carattere terroristico, attivi in Grecia e anche in Italia, noti come Federazione anarchica informale.

L’organizzazione anarchica dei Nuclei di Fuoco è stata creata nel 2008, e tra le altre cose, ha assunto la responsabilità di una serie di esplosioni vicino al Parlamento greco, in una serie di banche e nel carcere greco di Korydallòs. Nel 2010 ha inviato pacchi esplosivi e proiettili a Silvio Berlusconi, Angela Merkel e all’allora presidente francese Nicolas Sarzoky. Per quel che riguarda l’attacco a Papadìmos, secondo i media greci la sua vita non è a rischio anche perché nel plico non sembra fosse stata inserita una quantità di esplosivo capace di uccidere. Nella macchina blindata però l’onda d’urto all’interno dell’abitacolo è stata amplificata e ha provocato un grande numero di ustioni sul corpo dell’ex governatore della Banca di Grecia.

L’attacco terroristico di ieri arriva in un momento molto delicato per la Grecia: dopo l’ennesimo rinvio della soluzione attesa da parte dell’Eurogruppo per arrivare a una decisione che renda sostenibile il debito pubblico del paese. Il nuovo appuntamento è per il 15 giugno. Alexis Tsipras sul suo profilo twitter ha condannato senza riserve l’attacco terroristico, augurando a Papadìmos, al suo autosta e al poliziotto ferito una pronta guarigione.