Il comitato centrale della Fiom dà il via alle mobilitazioni sindacali contro il governo. Approvato all’unanimità la proposta di Francesca Re David di un pacchetto di 8 ore di sciopero per «la mobilitazione delle lavoratrici e dei lavoratori per chiedere al governo e al sistema delle imprese risposte in tema di crisi industriali e occupazionali, riforma degli ammortizzatori sociali, precarietà del lavoro, salute e sicurezza, sistema degli appalti e dei subappalti, pensioni e contrasto dell’evasione fiscale».

Nei prossimi giorni verificherà le modalità di attuazione, anche «nel confronto con Fim e Uilm (oggi riunione fra i segretari generali, ndr) e in relazione al percorso di mobilitazione e di sciopero che Cgil Cisl e Uil decideranno» dopo la manovra.

È evidente però che dopo la «firma separata» sull’accordo sul «polo torinese» con Stellantis, la Fiom è pronta ad andare avanti da sola, senza attendere l’unità sindacale fra i metalmeccanici.