Appena 2300 voti, uno ogni cento abitanti di Ostia, separano al ballottaggio di domani Giuliana Di Pillo del M5S da Monica Picca di Fratelli d’Italia, le due contendenti al municipio. Il territorio sul litorale romano si è trasformato in un luogo simbolico per diversi motivi. Intanto, per la testata con cui Roberto Spada, membro di una delle famiglia considerate mafiose di quel territorio, ha colpito il giornalista di Raidue Daniele Piervincenzi. Quella singola aggressione si è trasformata in una slavina giudiziaria e mediatica. Spada oggi si trova a Tolmezzo, in un carcere di massima sicurezza.

A OSTIA, LA CRIMINALITÀ mafiosa e la sicurezza sono divenuti l’emergenza del momento: cosa bizzarra in un municipio che viene da quasi due anni di commissariamento proprio a causa di infiltrazioni mafiose. Il ministro dell’interno Marco Minniti ha promesso sorveglianza speciale sulle operazioni di voto e preso solenni impegni di contrasto alla criminalità. Nonostante ciò proprio nella notte tra giovedì e venerdì scorso, poche ore dopo la manifestazione che la Federazione nazionale della stampa e Libera avevano convocato per rispondere alla violenza contro i giornalisti, il portone del circolo Pd di Ostia Antica è stato dato alle fiamme. «Ci rimproverano l’adesione all’evento contro la mafia», dicono dal Pd locale. Solidarietà è stata espressa da tutte le forze politiche, anche dai grillini. Persino CasaPound ha chiesto che «si faccia chiarezza» sull’accaduto.

AGLI EVENTI DI CHIUSURA della campagna elettorale non si sono presentati né Berlusconi né Grillo e hanno partecipato solo poche centinaia di cittadini. A sostenere Di Pillo non è arrivato neanche Luigi Di Maio, reduce dalla trasferta americana. C’era però Alessandro Di Battista, precipitatosi da Milano dove ieri mattina si è tenuto un vertice ristretto con Casaleggio e Grillo. Mancava Roberta Lombardi, influenzata. C’era, e si è impegnata molto, Virginia Raggi, che ci tiene ad evitare una sconfitta che verrebbe interpretata come un segnale di sfiducia verso la giunta comunale. Si apprende intanto che la Corte dei Conti ha aperto un fascicolo a carico del capogruppo capitolino Paolo Ferrara, esponente storico proprio del M5S di Ostia, per danno erariale. La segnalazione arriva da un esponente dell’opposizione, Ferrara viene sospettato di aver utilizzato l’auto blu comunale anche per impegni privati nonostante la promessa di giunta e gruppi di sbarazzarsi di ogni benefit.

LA CORSA DEL BALLOTTAGGIO si è trasformata nella caccia agli astenuti. Un’altra ragione che rende Ostia paradigmatica è il suo essere divenuta capitale dell’astensione. Appena un elettore su tre è andato a votare al primo turno. Il che fa comprendere come anche il M5S, che ha perso molti voti in assoluto ma che sostanzialmente ha retto in termini percentuali, non riesca ad intercettare a fondo la rabbia e la sfiducia verso le istituzioni e venga quasi percepito una forza politica come tutte le altre.

Quel rancore, assieme alla bassa affluenza, hanno invece gonfiato il risultato di CasaPound, che ha sfiorato il 9%. Ufficialmente, i neofascisti non forniscono indicazioni di voto ma il regolamento delle amministrative parla chiaro: se vincesse il centrodestra porterebbero per la prima volta in consiglio municipale due propri rappresentanti, se a prevalere dovesse essere il M5S ne entrerebbe solo uno.

Questo è uno dei motivi che ha condotto Stefano Fassina di Sinistra Italiana ad annunciare l’appoggio ai 5 Stelle contro le destre. «Se fossi ad Ostia voterei per il M5S, ma vorrei dire anche a Di Maio e Di Battista, che non perdono occasione per insultare, che non lo facciamo perché ci aspettiamo qualcosa in cambio», dice Fassina.

L’AGO DELLA BILANCIA, soprattutto se l’affluenza fosse ancora una volta bassa, potrebbe essere il voto degli elettori Pd, che non ha preso posizione ma pare diviso tra gli appelli antifascisti e le convergenze col centrodestra che, e questo è un altro aspetto che fa di Ostia un piccolo laboratorio in chiave nazionale, per i renziani parrebbero più consone al quadro nazionale e agli scenari del futuro prossimo.