Durante «amare veglie notturne» e giorni nei quali «tutta la nostra vita sembra contrarsi e i muri della nostra dimora ci si stringono adosso» può essere una salvezza l’altrove che si apre sulle pagine di un libro, il panorama sonoro emozionale e metafisico di una sinfonia o l’altra realtà spalancata sullo schermo dove scorrono le immagini di un film. Tuttavia la suggestione più potente di sfuggire dai confini dell’isolamento, di infrangere le mura di case-prigione, è quella del videogioco proprio per la sua caratteristica fondamentale, ovvero l’essere interattivo e per questo consentirci di agire in un contesto virtuale che ci convince comunque di una fittizia ma innegabile realtà. E tra i mondi videoludici più belli e convincenti dove sconfinare oggi c’è Ori and the Will of the Wisps dell’austriaco Moon Studios per XBox One e Microsoft Windows. Si tratta del seguito di Ori and the Blind Forest, uscito nel 2015, e mantiene la squisita e ispirata estetica pittorica del suo predecessore oltre che la dimensione ludica avventurosa ed esplorativa.

Torniamo ad essere Ori nel suo mondo favoloso e terribile, bellissimo anche quando più inquietante, un bianco animaletto fantastico che questa volta naufragherà nell’ignoto di terre sconosciute cadendo dal dorso di una giovane civetta alla quale prima curò le ali con una piuma magica. Ogni panorama possiede una poesia dell’illustrazione indescrivibile, palpitante di vita anche nella sua ingannevole forma bidimensionale infranta da una sconvolgente profondità di campo, luci ed ombre, colori e movimento, vita animale e vegetale.

Durante questo viaggio ludico ed estetico della visione e dell’emozione attraverseremo terre meravigliose e ostili, combatteremo nemici abnormi e incontreremo inaspettati amici, nella ritmica fiabesca ed epica di un’epopea che talvolta si può rivelare struggente, ostica ma sempre meravigliante come le più grandi invenzioni dell’immaginario fantastico.

Con un’immagine che si coniuga all’azione del giocatore-spettatore-attore e si fonde all’altissima colonna sonora di musica e rumori della natura aliena del suo straordinario mondo, Ori and the Will of the Wisps è un’opera balsamica, antica e nel contempo fresca, terra numerica di scoperta dove è dolce e giusto fuggire per evadere dalla bruttezza e dal dolore di questo spaventoso presente in cerca di bellezza, sfida e consolazione.