Matteo Orfini, presidente del Pd, non si dimette dalll’incarico di commissario del Pd romano, nonostante la cocente sconfitta del partito. Stroncatq sul nascere lq richiestq di dimissioni arrivata da Davide Zoggia. Orfini porterà la federazione fino al congresso «entro ottobre». Lo ha annunciato lui stesso in un lungo post su Facebook con cui ha aperto ’il dibattito’. Replicando alle molte critiche di queste ultime ore. Per esempio quella che vuole la sconfitta conseguenza della defenestrazione dell’ex sindaco: «Chiunque abbia girato la città sa che i romani in periferia non ci criticavano per aver dimesso Marino, ma per averlo eletto». Prima del suo commissariamento, scrive, c’era «il Pd di mafia capitale», «c’era un partito respingente, un’amministrazione inadeguata, assessori che infrangevano le regole, c’era il rapporto incestuoso con le municipalizzate, con gli interessi organizzati. Cose che in questi mesi abbiamo provato a spazzare via, pagando a volte un prezzo alto. Se qualcuno vuole tornare a quel modello di partito, lo dica chiaramente. Ma sappia che quel passato non tornerà mai. Perché oggi siamo debilitati e convalescenti. Prima eravamo nel pieno della malattia»