Il più votato è stato Sandro Pertini nel 1978 con l’83,6% dei voti dei grandi elettori, ma ebbe bisogno di nove giorni e sedici scrutini. Percentuali alte anche per Francesco Cossiga – 75,4% al primo scrutinio nel 1985 – Giovanni Gronchi – 74,5% al quarto scrutinio nel 1955 – e Carlo Azeglio Ciampi – 71,4% al primo scrutinio nel 1999. Giorgio Napolitano nel 2006 si è fermato al 54,8% al quarto scrutinio, mentre assai meglio ha fatto due anni fa quando è stato richiamato ed eletto con il 74% dei voti al sesto scrutinio, il primo in cui era formalmente tornato in campo.
Andasse in porto la revisione della Costituzione voluta dal governo, le prossime elezioni del presidente della Repubblica potrebbero essere le ultime con le regole in vigore dal 1948. Rilevanti le differenze. Da sessant’anni per eleggere il presidente ai primi tre scrutini serve una maggioranza dei due terzi dei grandi elettori, senatori (320) più deputati (630) più delegati regionali (58). Dopo occorre la maggioranza assoluta dell’assemblea. Il disegno di legge Renzi-Boschi, corretto in commissione alla camera, prevede invece tre quorum diversi: due terzi per i primi quattro scrutini, tre quinti dell’assemblea dal quinto all’ottavo scrutinio e tre quinti degli effettivi votanti dal nono scrutinio in avanti. Percentuali applicate però a una platea che si vuole ridurre ai soli deputati (630) e senatori (100). Questo significa che con i numeri di oggi (sui delegati regionali si possono fare stime) al Pd dal quarto scrutinio in poi servirebbero 505 voti; se pure Renzi riuscisse a controllare tutti i suoi 446 grandi elettori dovrebbe come minimo cercarne altri sessanta, un partito intero come Ncd o due più piccoli, ad esempio Sel e gli ex grillini. A costituzione cambiata, dal quinto scrutinio in poi basterebbero 438 voti, potendo il Pd, nel caso di vittoria con l’Italicum, controllarne almeno 400 (con i senatori-consiglieri regionali). Per centrare il colpo in solitudine a Renzi basterebbe puntare su pochi franchi tiratori o, dal nono scrutinio, sugli assenti.