Il documento sulla revisione del mandato strategico dell’operazione Sophia, inviato nelle capitali da Bruxelles il 27 luglio, non contiene una proposta sui porti di sbarco per i migranti salvati in mare. L’assenza ha lasciato sorpresa l’Italia che, alla riunione del Comitato politico e di sicurezza di ieri, ha chiesto al Servizio europeo di avanzare una proposta alla riunione della prossima settimana.

Quella dei porti è una delle richieste che il premier Conte aveva avanzato con forza in sede Ue a metà luglio, nel documento però c’è solo la necessità di trovare un accordo tra gli stati in linea con i risultati del vertice europeo di fine giugno, nella direzione di una responsabilità condivisa. Ieri l’Italia ha ribadito di non considerare più operativo il piano che prevede lo sbarco nei nostri porti dei migranti soccorsi, riservandosi proprie iniziative. Un numero «importante» di stati ha evidenziato che il piano è valido fino a fine dicembre e vorrebbe mantenerlo.