Una data precisa non c’è, ma l’impegno a trovarla sì. È quanto annunciato ieri dall’inviato Onu in Yemen, Martin Griffiths, al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni unite: le parti in conflitto – i ribelli Houthi e il governo del presidente Hadi, alleato dell’Arabia saudita – accettano di prendere parte ai negoziati in Svezia, probabilmente nel mese di dicembre.

«Ho ricevuto rassicurazioni dalle due leadership – ha detto Griffiths – Mi aspetto che si presentino per il popolo yemenita, che attende disperatamente una soluzione al conflitto».

Una guerra cominciata alla fine di marzo del 2015 che ha già ucciso 56mila persone solo di bombe (senza contare i morti per fame). Per accelerare il processo, l’inviato Onu andrà a Sana’a la prossima settimana per incontrare i leader Houthi e finalizzare il primo accordo: lo scambio di prigionieri tra le due parti.