Una crescita costante e continua quella di Davide Lipari. Il poliedrico cantante, chitarrista ed armonicista romano giunge al quinto disco del proprio percorso discografico a nome One Man 100% BlueZ. Quando il particolare fa la differenza, aumentano gli elementi di interesse.

Ed è proprio quella lettera Z, provocatoriamente piazzata al termine del nome in sostituzione della consueta S, che spiega molto del progetto di Lipari. Che nasce e cresce nel Blues più tradizionale ed ortodosso, arricchendosi volta dopo volta di influenze e sonorità di matrice garage, punk ed electro.

Lo testimonia la discografia, che progressivamente lo vede in veste one-man band nel primo lavoro You, Me & Her e successivamente avvalersi di altri compagni di viaggio. Nel secondo Sothern Jellyfish è la batteria di Ruggero Solli ad affiancare Lipari e permarrà anche poi nella pubblicazione numero tre “Shock!”, dove fa l’ingresso il bassista e percussionista Low Chef.

Grazie all’apporto di quest’ultimo, giunge anche una componente digitale nell’incisione. Stesso discorso riguarderà poi anche Psycho Voodoo, lavoro che prosegue la direzione intrapresa dal precedente. Un progressivo aumento delle battute e dei volumi contraddistingue il mutamento della matrice artistica di One Man 100% Bluez: quanto poi questo appartenga all’originalità del Hill-Country Blues dei Burnside & Kimbrough, appare estremamente intrigante e letterario.

Oltre le digressioni di natura filologica la maturazione di Lipari attraverso il filtro garage-punk ed electro, è comunque un dato di fatto. Lo testimonia il nuovo disco Bloodshot in uscita il prossimo febbraio 2015 per la Gas Vintage Records, in cui si verifica un ulteriore cambiamento di formazione.

Al sodale Low Chef si affianca il batterista Marcello Spagnolo ed occasionalmente a chitarra e sinth Alessandro Marrosu: tutti presenti nel singolo di lancio Let’s Jump, in esclusiva per Il Manifesto. Poco più di tre minuti di puro Electro Punk-Blues: energico, viscerale e degno del miglior dancefloor notturno.