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Oltre il Covid, come difendere la scienza da ogni irrazionalismo

Oltre il Covid, come difendere la scienza da ogni irrazionalismoVisitatori alla mostra "Hidden Patterns" al Ludwig Museum of Contemporary Art di Budapest

Indagini "I piani del nemico. Cos’è e come funziona la scienza delle previsioni in tempo di crisi" di Alessandro Vespignani e "L’alfabeto della natura. La lezione della scienza per interpretare la realtà" di Roberto Battiston, entrambi per Rizzoli

Pubblicato quasi 2 anni faEdizione del 17 dicembre 2022

Due saggi pubblicati da Rizzoli ci aiutano a capire meglio il mondo in cui viviamo anche alla luce degli effetti devastanti della pandemia da Covid 19 a livello planetario. Uno l’ha scritto Alessandro Vespignani, e si intitola I piani del nemico. Cos’è e come funziona la scienza delle previsioni in tempo di crisi (pp. 291, euro 18, 50). Vespignani insegna alla Northeastern University di Boston ed è uno dei massimi esperti mondiali di modelli epidemiologici e di scienza delle previsioni. Compie ricerche di epidemiologia computazionale che consentono la elaborazione di modelli matematici attraverso i quali è possibile predire la diffusione delle epidemie.

I MODELLI MATEMATICI della diffusione delle malattie infettive sono stati per secoli un metodo efficace per controllarle e prevenirle. Oggi la scienza dei dati è un elemento fondamentale per la comprensione della complessità e del mondo che ci circonda. I più recenti approcci modellistici per lo studio della diffusione e del controllo delle malattie infettive sono basati sulla epidemiologia computazionale: simulazioni su larga scala e ad alta risoluzione basate su sofisticati modelli compartimentali. L’epidemiologia computazionale produce previsioni in campo epidemiologico attraverso un metodo simile a quello utilizzato per le previsioni metereologiche.

Nel caso del Covid 19 sono stati impiegati dei modelli matematici che integrano il meccanismo di trasmissione della malattia con una simulazione molto realistica della popolazione mondiale, che ricrea il modo in cui viviamo, come ci muoviamo e come interagiamo fra noi. Prima il lavoro era basato su modelli matematici e dati epidemiologici. Oggi si utilizza anche l’intelligenza artificiale, il machine learning e i big data. In questo modo è possibile unire il dato che ci dice quante persone vivono in una certa area alle immagini satellitari che segnalano il livello di illuminazione generato da città e villaggi. Gli algoritmi sono in grado di legare questi due dati, fornendo mappe che illustrano la distribuzione della popolazione con una estrema precisione.

LE PREVISIONI SUGLI ESITI della pandemia basate su modelli matematici rigorosi sono fondamentali, ma l’accuratezza delle previsioni dipende da diversi fattori legati a varie discipline come la biologia, l’epidemiologia, l’economia. Il potere predittivo dei modelli matematici cambia con un corpus crescente di informazioni disponibili e lo sviluppo di nuovi metodi basati sui dati con l’integrazione e l’analisi dei dati alimentati dall’intelligenza artificiale. I modelli sono serviti a caratterizzare la possibilità di trasmissione asintomatica/presintomatica del virus, e a stimare il numero reale di infezioni quando le capacità di testing erano estremamente ridotte. Questo lavoro è poi continuato fornendo importanti elementi di conoscenza per la risposta all’emergenza pandemica.

Il secondo saggio intitolato L’alfabeto della natura. La lezione della scienza per interpretare la realtà (pp. 256, euro 18, 50) l’ha scritto Roberto Battiston, fisico che insegna all’università di Trento e che ha svolto le sue ricerche nel corso di più di 35 anni nell’ambito di collaborazioni internazionali nel settore della fisica sperimentale delle interazioni fondamentali. Ha anche presieduto l’Agenzia Spaziale Italiana tra il 2014 e il 2018. Nel 2020, ha iniziato ad occuparsi dell’uso delle tecniche matematiche nella modellizzazione dell’epidemia da Covid 19, sviluppano algoritmi originali che hanno permesso all’Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali lo sviluppo di analisi predittive relativamente al carico sanitario nelle regioni e nelle province italiane. Per Battiston la pandemia di Covid non è finita, anche se si è deciso che si può rinunciare ad un certo tipo di precauzioni come se il pericolo fosse passato; allo stesso tempo non stiamo pianificando nessun intervento teso a contenere e invertire la tendenza al rapido aumento.

Il saggio di Battiston è anche, come del resto quello di Vespignani, un inno alla scienza, l’unico strumento che abbiamo per interpretare e conoscere la realtà del mondo in cui viviamo e per contrastare le avversità che l’uomo scientemente o inconsapevolmente contribuisce a generare. La circolazione di fake news ha mostrato con chiarezza che solo ragionare in termini scientifici ci consente di capire e spiegare i molti aspetti di un fenomeno complesso come è la natura che ci circonda. Per Battiston: «Di fronte alle leggi che regolano la realtà, non considerare in modo attento e rigoroso i messaggi e le informazioni che vengono dai dati, dalle misure e dalle osservazioni, ha sempre portato e porterà sempre a danni maggiori dei guadagni che sembrano essere raggiungibili ignorando queste informazioni. Non possiamo sottovalutare i segnali che la natura ci manda»..

LA RIVOLUZIONE SCIENTIFICA è stata la più importante rivoluzione della storia umana e l’invenzione della scienza ha cambiato le nostre vite materiali, la nostra visione del mondo, la consapevolezza di noi stessi. I due saggi di Vespignani e Battiston sono un invito a difendere la scienza dagli assalti di ogni irrazionalismo, e un inno alle inesauribili risorse dell’intelligenza umana.

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