Con Vedete sono uno di voi, il documentario che racconta il cardinal Martini, Olmi non è e non vuole essere un biografo che inanella storie e aneddoti, ma scava in profondità, permette all’uomo di lievitare, come il pane contadino.Raccogliendo interviste, spezzoni, fotografie, materiali di repertorio scelti con cura, Olmi accompagna il racconto con la sua stessa voce «per parlare con onestà» e offre il percorso di un personaggio singolare, torinese di origini benestanti, deciso a diventare sacerdote sin da bambino, poi gesuita, teologo, studioso della Bibbia, assertore del dialogo tra religioni, arcivescovo di Milano. Martini che ha maturato le sue scelte, afferma la Chiesa «è indietro di duecento anni».

Non amava enfasi e ostentazione. Tra i primi ha intuito come la santificazione del profitto portasse con sé il germe della corruzione e fu proprio a Milano che esplose Tangentopoli. Olmi accarezza con sguardo rispettoso il suo protagonista, lo condivide prima ancora che raccontarlo, lo mostra quando dopo dopo Milano va a Gerusalemme, città di devastanti contraddizioni ma anche di grande preghiera «il venerdì i musulmani, il sabato gli ebrei, la domenica i cristiani».
E su tutto una costante, quella stanzetta dell’Alosianum di Gallarate, dove Martini è spirato a ottantacinque anni, e dove aveva svolto il suo noviziato diciassettenne.