Un concorso satirico sul profeta Maometto per difendere la libertà di espressione, minacciata «dall’Islam e dalle elite politiche occidentali». È questa la proposta del leader della destra olandese xenofoba Geert Wilders che ha ottenuto il via libera dall’agenzia dell’antiterrorismo Nctv. Il concorso sarà internazionale e si terrà entro l’anno negli uffici parlamentari del suo partito, il Pvv che, dopo le elezioni del marzo 2017, con i suoi venti deputati, è il secondo alla Tweede Kamer, la Camera olandese.

Tra i giurati annunciati, ci sarà lo stesso Geert Wilders oltre al vignettista americano Boch Fawstin, già vincitore di una competizione simile e sostenitore dell’inevitabilità di una guerra tra l’Islam e l’«Occidente». Già in passato la raffigurazione del profeta Maometto in fumetti, vietata dalla tradizione coranica, aveva innescato reazioni incandescenti in tutto il mondo islamico come nel 2005 in seguito alla pubblicazione di vignette denigratorie da parte di un giornale danese. Dieci anni dopo, nel 2015, un commando terrorista di matrice islamista aveva attaccato la sede parigina del settimanale Charlie Hebdo per aver pubblicato altri fumetti del Profeta. Visti i precedenti, è chiara la natura provocatoria dell’iniziativa lanciata da Geert Wilders che, rilanciando sul tema dell’islamofobia, prova a riprendere terreno su Thierry Baudet, giornalista e astro nascente della destra olandese con il suo Forum voor Democratie.

«Trovandosi di fronte a un concorrente nel suo bacino di riferimento, è plausibile che Wilders voglia rilanciare su uno dei suoi temi più cari e alzare la posta per difendere la sua fetta di elettorato» è il commento di Enzo Rossi, professore associato di scienze politiche all’Università di Amsterdam. Come confermano gli ultimi sondaggi infatti, il Pvv di Wilders è già dietro al Forum voor Democratie di Baudet.