Matteo Renzi sbarcherà oggi a Napoli per partecipare alla cabina di regia su Bagnoli in prefettura. E’ la prima visita in città dal 14 agosto 2014, quando firmò l’Accordo di programma sulla bonifica dell’area, poi disatteso dal governo. L’appuntamento per oggi era fissato alle 14, ma è stato spostato ieri da Palazzo Chigi alle 18. Il premier, infatti, ha preso altri impegni: alle 16.30 sarà nella redazione del Mattino per un forum, ospite del gruppo Caltagirone che a Bagnoli possiede i suoli ex Cementir. Il cambio di programma potrebbe modificare gli orari delle numerose manifestazioni di protesta organizzate. Confermata alle 11, a piazzetta Duca d’Aosta, la presentazione delle proposte su Bagnoli dei 5Stelle, con il candidato sindaco Matteo Brambilla, i deputati Fico e Colonnese e i consiglieri regionali. In piazza anche una delegazione di lavoratori dei call center Almaviva e Gepin: 621 posti a rischio tra Napoli e Casavatore. I primi sono attesi il 13 aprile al Ministero dello Sviluppo economico, retto ad interim da Renzi dopo le dimissioni di Federica Guidi.
Un corteo questa mattina e un’assemblea nel pomeriggio sono stati organizzati dai movimenti sotto la sigla Bagnoli libera. Alla questura è arrivato l’ordine di non farli arrivare in piazza Plebiscito. «Proveremo comunque a raggiungere la prefettura, dove nessun governo prima di Renzi ci aveva impedito di arrivare per esporre le nostre ragioni». Avranno lo striscione «Sfiduciamo dal basso il governo»: «Contro il Jobs act, lo Sblocca Italia, le lobby del petrolio. Renzi dice che Bagnoli è una vergogna, ma la vergogna è quello che stanno facendo con lo spreco di risorse, la mancata bonifica, gli affari con le lobby del cemento».

Partecipano alla cabina di regia il commissario Salvo Nastasi, il sottosegretario Claudio De Vincenti, i rappresentanti di regione, dei ministeri dell’Ambiente, delle Infrastrutture e dello Sviluppo. All’ordine del giorno il piano per le bonifiche e il progetto di trasformazione dell’area, firmato da Invitalia. Non ci sarà il sindaco, Luigi de Magistris: aveva posto come condizione la diretta streaming, richiesta respinta.
Il Pd è molto indietro nei sondaggi dopo le polemiche sulle primarie (Antonio Bassolino potrebbe ritirarsi sull’Aventino dopo la freddezza nei sui confronti da parte del premier), probabile una rielezione dell’attuale sindaco, così Renzi per portare a casa il piano deve forzare la mano. «Spero di incontrare de Magistris se viene alla cabina di regia – ha incalzato ieri -. Ha detto di me cose inaudite ma è l’anno della Misericordia e se viene lo accolgo a braccia aperte. Noi ci siamo dovuti muovere perché gli altri non facevano niente». Lunedì de Magistris aveva definito la cabina di regia «un corpo di reato» e chiesto a Palazzo Chigi un incontro privato: «Non entro in un luogo, la cabina di regia, nel quale si sta consumando un’operazione torbida. Come per il petrolio in Basilicata, a Bagnoli si punta a favorire interessi privati presentandoli come interesse pubblico».