«Nessuno ha chiesto a nessuno di sciogliersi, qui il punto è unire, il movimento non è il nostro fine, che invece è costruire un soggetto che cresca il più possibile». In una conferenza stampa convocata per annunciare un altro passaggio dal Pd a Mdp (stavolta si tratta di Gianluca Busilacchi, ex capogruppo dem  alla regione Marche ma la settimana scorsa erano stati oltre 100 dirigenti del Pd pugliese) Roberto Speranza puntualizza le notizie di stampa che segnalano un braccio di ferro dentro «Insieme» fra la componente ex Pd e quella di Pisapia: «Più sarà forte Art. 1 più sarà forte il centrosinistra», spiega. Arturo Scotto parte invece all’attacco di Renzi: «Mi pare che abbia chiuso l’Unità e riaperto l’Avanti. Abbiamo l’impressione che le anticipazioni di questo libro in realtà siano delle minacce che vengono avanzate nei confronti del governo attuale».

Le questioni interne però, secondo quanto filtra, terranno banco nella riunione di direzione di Mdp convocata stamattina a Roma, al Centro congressi Cavour. Il «federatore» Pisapia non ci sarà: si tiene sapientemente alla larga dalle questioni organizzative. Ma la riunione è cruciale: c’è da stabilire la strada politica di «Insieme», e cominciare a istruire il difficile dossier delle alleanze. Da sinistra il partito degli ex vendoliani lanciato un ennesimo appello all’unità, lamentando proprio l’assenza di risposte da parte della nuova creatura politica.

Che nel frattempo ha il suo primo gruppo  al consiglio comunale di Milano,  composto da ex Pd e da consiglieri vicini a Pisapia. Il sindaco Sala si è detto «tranquillo», la sua maggioranza non ha nulla da temere: fu il suo predecessore a rendere possibili le primarie di coalizione, indispensabili alla sua elezione. «Gruppi consiliari nasceranno in molte parti d’Italia nelle prossime settimane», prevede Alessandro Capelli, portavoce di Campo progressista, Insieme «è un progetto nuovo, aperto e di governo che vuole tenere insieme politica e civismo per cambiare il Paese con un nuovo centrosinistra che parta anche dalla valorizzazione delle esperienze locali».