Sì, è un bilancio da record. E no, non è niente di rivoluzionario, un po’ di promesse elettorali si sono perse per strada, specie quelle di sinistra. Seimila miliardi di dollari per il 2022, che saliranno a 8.200 nel decennio 2021-2031: è il budget federale che il presidente Joe Biden presenterà ufficialmente oggi, la sua prima finanziaria, quella che doveva scartare dalla Trump economy e riportare la classe media americana al tenore di vita precedente alle catastrofi gemelle chiamate Donald e Covid. Mentre in Italia e in tutta Europa si preparano piani di rilancio, la principale potenza mondiale presenta il suo.

Anticipato dal New York Times, che sostenne Biden e ora lo premia con una presentazione lusinghiera («il più alto livello di spesa dalla Seconda guerra mondiale»), il bilancio comporta un deficit federale di 1.300 miliardi di dollari nel decennio.  Si tratta di un sacco di soldi – il budget 2019 di Trump si fermò a 4mila miliardi. E di un sacco di debiti – il rapporto debito/pil è del 117%, circa il doppio dei sinistri «parametri di Maastricht».

È vero che il bilancio americano è in deficit dai tempi di Reagan, cioè da quarant’anni – tranne mezzo mandato di Clinton. Ma è anche vero che, per ripartire, gli Usa non hanno paura di indebitarsi. Il grande bilancio federale verrà infatti finanziato con nuove tasse, poche, e nuovi debiti, moltissimi. Le tasse verranno dai capital gain, ma solo di quelli che guadagnano più di un milione di dollari l’anno. Il resto verrà finanziato chiedendo prestiti.

Questi debiti pagheranno infrastrutture come strade, acquedotti, internet a banda larga, stazioni di ricarica per auto elettriche e ricerca manifatturiera, servizi come cure per l’infanzia e asilo nido universale. E spese per la difesa, naturalmente: era il fiore all’occhiello del trumpismo, ebbene Biden vuole spendere un 1,7% in più.

Sparito il finanziamento di Medicare, la sanità pubblica, declassata a «obiettivo» e esclusa dalle spese. Spariti i promessi assegni di disoccupazione allungati. Sparito il condono dei debiti scolastici, che l’87% dei neri contrae per andare al college (quasi il doppio dei bianchi), e metà di loro non riesce a ripagarli.

Sono richieste che Biden stesso definisce «ambiziose». Camera e Senato hanno tempo fino al 30 settembre per approvarle, i democratici hanno i numeri. Ma il presidente del comitato bilancio del Senato si chiama Bernie Sanders.