L’appuntamento è per domani alle 12. A quell’ora la delegazione guidata da Beppe Grillo salirà al Quirinale per l’incontro con il capo dello Stato chiesto dal leader del M5S. Delegazione ristretta. Insieme a Grillo ci saranno infatti solo i capigruppo di Camera e Senato Riccardo Nuti e Nicola Morra. Assente, invece, Gianroberto Casaleggio. «La sua presenza non è mai stata in programma», spiega Nuti. Eppure il riferimento presente nella note del Colle, in cui si chiedeva che all’incontro partecipassero solo persone con un ruolo ben definito, sembrava proprio riferito a lui. «Sì è vero, ma io stesso ho parlato con Casaleggio e mi ha confermato l’intenzione di non partecipare».

Nuti cosa direte al capo dello Stato?

Che prenda in seria considerazione tutte le cose che gli denunceremo e che intervenga nei confronti del governo per tutelare il ruolo del parlamento. Finora non è stato altro che un ratificatore di decreti, al punto che oggi non svolge alcuna funzione attiva, ma solo passiva. Che cosa sono state elette a fare mille persone? Si parla tanto di presidenzialismo, semipresidenzialismo. Ma per fare questi cambiamenti necessitano delle riforme. Invece sembra di essere già nel presidenzialismo senza che nessuno lo abbia discusso.
Non chiederete mica a Napolitano di non firmare più decreti?
No. Però di certo può intervenire per chiedere al governo di dare più spazio alle iniziative parlamentari anziché chiedere solo ratifiche. Anche perché non stiamo neanche parlando di decreti legge omogenei, ma di provvedimenti dove dentro c’è di tutto. Ma con il capo dello Stato parleremo soprattutto della crisi che sta vivendo il Paese e della quale il parlamento non si cura.

C’è anche la questione degli F35 e l’intervento del Consiglio supremo della difesa.

Questioni anch’esse collegate al ruolo del parlamento. A questo punto vogliamo capire: questo parlamento su cosa può pronunciarsi se non può neanche dare l’indirizzo al governo di sospendere l’acquisto degli F35? Pensiamo che in momento come questo i 15 miliardi che si dovrebbero spendere per gli F35 potrebbero essere utilizzati in altri settori. Perché il parlamento non potrebbe dirlo?.

Napolitano su questo però si è già pronunciato. Come pensate che possa fare marcia indietro?
Magari se ci riflette un attimo può capire la gravità della nota del Consiglio supremo della difesa. Perché non risulta a nessuno che le spese militari siano materia esclusiva del governo.

A proposito di spese: il 15 luglio si discuterà la mozione con cui chiedete di sospendere l’erogazione della seconda rata da 91 milioni del rimborsi elettorali.
Speriamo di convincere gli altri partiti a un’azione di buon senso bloccando tutto finché non si discute la legge sull’abolizione del finanziamento pubblico. Bisogna capire che nel momento in cui nel Paese ci sono persone che si uccidono perché non hanno un lavoro, la politica deve dare un segnale. E il presidente della Repubblica può diminuire i costi di gestione del Quirinale.

Che però sono già stati tagliati.
Per carità, ma non si può dire a chi si uccide che i costi sono stati tagliati. Bisogna dare un segno di sobrietà massimo, naturalmente nel rispetto delle istituzioni che devono avere una propria dignità e un decoro. Ma fra il decoro e lo sfarzo… ripeto: è giusto dare un segnale.

Dite di voler difendere il ruolo del parlamento. Non crede che certe uscite di Grillo contribuiscano invece a delegittimarlo?
Anzi, l’intento è proprio quello di far sì che il parlamento cessi di essere una scatola vuota.
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Definendolo tomba maleodorante?
Cosa bisognerebbe dire, che è un luogo meraviglioso dove si producono leggi utili? Se la situazione è questa non si può dare a colpa a chi la denuncia.

Napolitano tornerete a chiedere le elezioni anticipate?
Se il parlamento non comincerà a lavorare come si deve sì.

Grillo arriverà all’incontro ben riposato, visto che era in vacanza.
E’ da quando avevo 15 anni che sento dire che Beppe non deve andare in vacanza in Sardegna.

Certo che può, ma non dopo aver chiesto un incontro al Quirinale, non le pare?
Guardi, se venerdì ci fosse stato l’incontro, Beppe sarebbe stato presente.