Internazionale

Nuovo rapporto dell’Onu ammonisce sul surriscaldamento globale

Ambiente malato Se le emissioni di gas serra continueranno al ritmo attuale, fra il 2030 e il 2052 assisteremo a inondazioni delle coste

Pubblicato quasi 6 anni faEdizione del 9 ottobre 2018

Un rapporto dell’Onu, che nei giorni scorsi era riunito in Corea del Sud, offre un barlume di speranza e un avvertimento. Stando al report, scienziati e politici hanno i mezzi necessari per affrontare i cambiamenti climatici e allontanare alcuni dei peggiori effetti del fenomeno, ma i leader politici non sono affatto vicini a intraprendere pienamente nessuno di questi passi, e vi sono solo 12 anni per scongiurare il peggio.

Gli autori hanno affermato che se le emissioni di gas serra continueranno al ritmo attuale, fra il 2030 e il 2052, il riscaldamento globale potrebbe superare la soglia di 1,5 gradi, provocando inondazioni delle coste, intensificazione della siccità, scarsità di cibo, incendi e povertà. I mezzi per non superare la soglia chiave di 1,5 gradi ci sono e le emissioni del passato da sole non provocherebbero il superamento di questa soglia.

Il primo percorso indicato punta sul risparmio energetico e la riforestazione, Il secondo sulla sostenibilità di tutti i settori produttivi e un limitato uso dello stoccaggio di carbonio. Il terzo vede i settori dell’energia e industriale simili a oggi ma con più attenzione alla sostenibilità, ed il quarto, il più caro a Trump ma futuribile, prevede uno sviluppo basato su fonti fossili, con forti emissioni riassorbite dallo stoccaggio di carbonio.

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