Un nuovo meccanismo di «salvaguardia dei conti» è allo studio del governo. «Se la scommessa sulla crescita sarà persa o solo parzialmente vinta – ha spiegato il ministro Tria al Sole 24 Ore – i programmi conterranno una clausola che prevede la revisione della spesa in modo che l’obiettivo di deficit per i prossimi anni non sia superato rispetto al limite posto». Si tratta di una assoluta novità. In pratica l’andamento del Pil – che è il denominatore sul quale si calcola sia il rapporto debito/pil, sia quello Deficit/pil – è fondamentale per il raggiungimento dell’obiettivo di deficit al 2,4%. Se la crescita non va, questi due rapporti salgono. Ecco allora che sarebbe previsto un meccanismo di riduzione della spesa. Il governo non ha chiarito se questo riguarda tutti gli esborsi (e quali) o le nuove spese. Il rischio è che venga bloccata l’erogazione del salario di cittadinanza o Quota 100 sulle pensioni.