Con la riforma che a dicembre ha archiviato la valutazione numerica nella scuola primaria, il ministero dell’Istruzione ha avviato in questi giorni i primi corsi di formazione per tutto il corpo docente. Il percorso, come annunciato nelle linee guide e nell’ordinanza firmata il 4 dicembre scorso, prevede una formazione di due anni per portare a pieno regime questa rivoluzione sui criteri della valutazione.

Lunedì e martedì scorso si sono svolti tre webinar rivolti ai e alle dirigenti scolastiche e a tutti i maestri e le maestre della penisola: lunedì mattina a collegarsi sono stati più di 3600 presidi su circa 8000 potenziali mentre gli insegnanti coinvolti nei due pomeriggi di lunedì e martedì sono stati più di 150 mila (su 260 mila docenti complessivi tra posti comuni, sostegno e scuole private), fatto inedito ed eccezionale. Proprio l’altissima e non prevista affluenza all’evento on line ha richiesto di garantire la diretta in streaming su YouTube per la seconda giornata e di rendere disponibile la registrazione dell’evento in tempi brevi (già alle 19 era sul sito del ministero).

Come ha ricordato più volte la coordinatrice del tavolo che ha redatto le nuove linee guida, la professoressa Elisabetta Nigris dell’Università di Milano Bicocca «siamo ben consapevoli che stiamo chiedendo un grande sforzo alla scuola visto che quest’anno il treno è già in corsa». Per questo si procederà per gradi, introducendo, però, già nelle schede di valutazione del I quadrimestre i nuovi giudizi descrittivi secondo i livelli indicati (avanzato, intermedio, base e in via di acquisizione), che sostituiranno quelli numerici.

A poche settimane dalla consegna delle schede di valutazione alle famiglie si sta comunque lavorando a tappe forzate per permettere che i vari gestori che forniscono le piattaforme per i registri elettronici siamo pronti per adattarsi al cambio, in stretta collaborazione con il gruppo di lavoro. Sono soprattutto i docenti, però, quelli a cui sarà richiesto di rendere il più comprensibile possibile i nuovi giudizi descrittivi alle famiglie e agli e alle allievi/e.

«L’altissima partecipazione che questi webinar hanno registrato ci fa essere davvero ottimisti – commenta la professoressa Nigris – abbiamo voluto che questa prima formazione fosse davvero aperta a tutti e così è stato». «È la dimostrazione dell’alta professionalità della scuola italiana che vuole capire bene questa rivoluzione e attrezzarsi per farla camminare al meglio» ha concluso Nigris. Tutti i componenti della commissione ministeriale (oltre alla coordinatrice Nigris, Gabriella Agrusti, Davide D’Amico, Laura Parigi, Milena Piscozzo, Roberto Ricci, Ketty Savioli, Maria Rosa Silvestro e Sonia Sorgato) sono intervenuti a questo primo percorso formativo, propedeutico a quelli che verranno articolati a livello territoriale.

Per permettere questa trasformazione infatti è richiesta una progettazione per obiettivi che permettano di descrivere tutte le diverse manifestazioni dell’apprendimento in modo sufficientemente specifico ed esplicito per poter essere osservabili e quindi valutabili. Una sfida che, a leggere i numeri sulla partecipazione, è stata presa molto seriamente dalla scuola primaria italiana.